venerdì, 17 Gennaio 2025
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Tetris, il gioco dei Millennials, compie 40 anni: perché ci appassiona ancora?

Tetris continua a essere il videogioco più amato al mondo: qual è il segreto del suo successo dal 1984 a oggi?

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Tetris, uno dei giochi più apprezzati al mondo, ha compiuto da poco 40 anni, più precisamente è stato lanciato il 6 giugno 1984. Henk Rogers, il co-fondatore della Tetris Company, in occasione di tale ricorrenza è stato ospite della quinta edizione del Matera Film Festival.

Ma torniamo per un secondo negli anni ’80. Tetris è stato creato da Alexey Pajitnov mentre lavorava all’Accademia delle Scienze di Mosca e la svolta è avvenuta grazie all’incontro con l’imprenditore olandese Henk Rogers che fece conoscere a tutti il gioco, nonostante la travagliata storia per la battaglia legale per i suoi diritti e la difficile distribuzione, il tutto sullo sfondo della Guerra Fredda.

Quest’ultima, inoltre, viene raccontata nel film Tetris di Jon S. Baird del 2023. Nonostante non abbia un personaggio, il gioco continua ad affascinare non solo i Millenials, ma anche dalla Gen Z e dai Baby Boomers.

Perché ci piace così tanto ancora oggi?

Qual è la vera arma vincente di Tetris? Secondo il suo ideatore Alexey Pajitnov il segreto del gioco è la sua logica semplice che stimola a raggiungere obiettivi sempre più impegnativi. Ecco le sue parole, come si legge su “PLAYERS”:

L’universo è tutto su quel monitor nero. […]

Non c’è una trama, che può essere coinvolgente o meno solo per alcuni tipi di giocatori, non c’è nessun bisogno di tutorial o ampi spazi di tempo libero per poter fare una partita.

Nulla è al di fuori del nostro controllo, le leggi che regolano lo svolgimento della partita sono chiare e fisse, rispetto al caos di mondo reale, in continua trasformazione, di certo è rassicurante.

In uno scenario familiare e non pericoloso, con comandi semplici e ben funzionanti, il giocatore ha l’impressione di essere il solo artefice della buona o cattiva riuscita della partita.

Non vi è bisogno di nessun requisito per giocare a Tetris e chiunque può farlo, in qualunque luogo e momento. Ecco, allora, un altro punto a favore. Tetris è un gioco che valica il tempo, senza età e, quindi, universale.

Willis Gibson è la prima persona che è riuscita a vincere

Tetris, Willis Gibson è stata la prima persona a vincere il gioco

Sebbene la logica dietro il gioco sia intuitiva, arrivare alla fine non è così altrettanto semplice. Eppure, il 21 dicembre 2023 Willis Gibson è stata la prima persona ad aver vinto contro Tetris nella versione del 1989 disponibile per Nintendo.

Il 13enne non ha terminato il gioco, ma lo ha ‘costretto alla resa’ mentre affrontava il 157 livello, in sostanza, nessuno era mai riuscito a fermare la caduta dei blocchi colorati sullo schermo. Ebbene, il gioco si blocca a 999.999 di punteggio e Willis Gibson è riuscito a compiere l’impresa titanica.

Tale risultato è stato elogiato anche dal CEO del Classic Tetris World Championship dal momento che prima del 13enne solo l’AI era riuscita a battere Tetris, o meglio, il software StackRabbit. Questo risultato ha spinto e spinge ancora molte persone a emulare Willis Gordon, quindi, a giocare ancora e ancora e ancora.

Matera Tetris diventerà presto realtà?

Come accennato in precedenza, Henk Rogers è stato ospite della quinta edizione del Matera Film Festival e a tal proposito quest’ultimo ha fatto un’importante rivelazione, come riporta “SassiLive”.

Potremmo presto vedere una versione di Tetris ambientata proprio nella città dei Sassi? La risposta sembrerebbe essere affermativa, dalle parole di Rogers:


Matera Tetris è possibile.[…]

Matera è una città molto antica, ovviamente i blocchi del Tetris sono molto storici, hanno un aspetto storico, quindi, credo che si potrebbe fare qualcosa, magari si potrebbe personalizzare il gioco in questo modo, mentre si cancellano le linee del Tetris si potrebbero costruire nel gioco delle chiese, degli alberghi di Matera. […]

La cosa che mi piace di più della città sono questi archi, perché si possono mettere delle pietre una sull’altra e si possono creare delle cose fantastiche.

La magia di Tetris, gioco versatile, sempiterno e incrollabile, continua e continuerà, blocco dopo blocco, obiettivo dopo obiettivo, game over dopo game over.

Leggi anche: Videogiochi in grado di trasmettere competenze professionali: è il futuro?

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Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.

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