Modelli di economia circolare: strategie ed esempi pratici

Usare, riparare, riciclare, dare nuova vita agli oggetti: questi gli ingredienti dell'economia circolare, che mira a rendere aziende e privati cittadini più consapevoli e rispettosi della natura e delle sue risorse.

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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Si sente ormai parlare sempre più spesso di modelli di economia circolare, ma di che cosa si tratta esattamente? E perché queste modalità stanno suscitando tanto interesse tra aziende, governi e cittadini?

Viviamo in un mondo in cui le risorse naturali si stanno esaurendo e i problemi legati all’ambiente stanno diventando sempre più pressanti. In questo contesto, adottare un nuovo approccio alla produzione e al consumo diventa essenziale non solo per il benessere del pianeta, ma anche per il nostro futuro economico e sociale.

Cosa sono i modelli di economia circolare?

L’economia circolare è un modello economico che mira a ridurre al minimo gli sprechi e a sfruttare al meglio le risorse.

In pratica, anziché seguire il tradizionale percorso lineare di “estrarre, produrre, usare e gettare”, si cerca di creare un ciclo chiuso in cui i prodotti, i materiali e le risorse vengono riutilizzati, rigenerati o riciclati il più a lungo possibile.

Il concetto si basa su tre principi fondamentali:

  1. Eliminare gli sprechi e l’inquinamento: progettare i prodotti in modo che, una volta giunti alla fine del loro ciclo di vita, possano essere facilmente disassemblati e riciclati
  2. Prolungare la vita utile dei prodotti e dei materiali: incentivare il riuso, la riparazione e la rigenerazione
  3. Rigenerare i sistemi naturali: restituire alla natura ciò che viene prelevato, come nel caso del compostaggio che trasforma i rifiuti organici in fertilizzante per i terreni

L’obiettivo dell’economia circolare è, quindi, di “chiudere il cerchio” della produzione e del consumo. Questo non solo permette di ridurre l’uso delle risorse, ma porta anche a risparmi significativi, crea nuove opportunità economiche e riduce le emissioni di gas serra.

Perché l’economia circolare è importante?

Modelli di economia circolare

Immagina di vivere in una casa con risorse limitate, che siano oggetti, cibi o bevande. Se ogni volta che hai bisogno di qualcosa, semplicemente lo usi, lo butti via e ne prendi uno nuovo, ben presto finirai tutto ciò che hai a disposizione.

Questo è, in sostanza, il modo in cui il nostro attuale sistema economico funziona: estraiamo risorse naturali, produciamo beni, li consumiamo e, infine, li buttiamo via. Ma le risorse del nostro pianeta non sono infinite e continuare così non è sostenibile.

Adottare un modello di economia circolare porta numerosi vantaggi, non solo per l’ambiente, ma anche per le persone e le imprese. I consumatori, oggi, sono sempre più attenti alle questioni ambientali, e dunque le aziende che adottano pratiche sostenibili possono distinguersi sul mercato, migliorare la loro reputazione e attrarre clienti.

L’economia circolare, in questo modo, può stimolare l’innovazione, creando nuovi settori di mercato e posti di lavoro legati al riuso, al riciclo e alla riparazione.

Strategie per implementare modelli di economia circolare

Esistono diverse strategie che aziende e individui possono adottare per muoversi verso un modello più circolare:

  1. Eco-design: progettare prodotti che durino più a lungo, che siano facili da riparare o smontare, o che utilizzino materiali riciclati. Ad esempio, alcune aziende di arredamento stanno sviluppando mobili modulari che possono essere aggiornati o riparati con facilità
  2. Riuso e riparazione: anziché gettare un oggetto non funzionante, lo si ripara. Pensa ai negozi che offrono servizi di riparazione per abbigliamento, elettrodomestici o dispositivi elettronici. Sempre più persone stanno riscoprendo il piacere di aggiustare le cose da sé, magari partecipando a iniziative come i repair café, laboratori dove ci si incontra per riparare insieme i propri oggetti
  3. Modelli di business basati sul noleggio e la condivisione: piuttosto che possedere un prodotto, i consumatori possono affittarlo per il tempo necessario. Questo è il principio alla base di aziende come Car2Go o BlaBlaCar, che incoraggiano la condivisione dei mezzi di trasporto
  4. Recupero dei materiali: alla fine della loro vita utile, i prodotti vengono disassemblati e le materie prime recuperate per essere utilizzate in nuovi cicli produttivi. È quello che accade, ad esempio, con i materiali elettronici, i quali contengono metalli preziosi che possono essere estratti e riutilizzati

Esempi di economia circolare di successo

Ci sono già molte aziende e comunità che stanno implementando con successo principi di economia circolare. Vediamo alcuni esempi concreti:

Patagonia, il noto brand di abbigliamento outdoor, ha lanciato l’iniziativa Worn Wear, che incoraggia i clienti a restituire i capi usati per essere riparati o rivenduti. In questo modo, i vestiti hanno una vita più lunga, e i consumatori possono acquistare capi usati a prezzi più accessibili.

IKEA ha avviato programmi di riciclo e rivendita dei mobili usati. In alcuni paesi, l’azienda ritira mobili vecchi dai clienti, li ripara e li vende come prodotti di seconda mano. Questo non solo riduce gli sprechi, ma dà una seconda vita agli arredi.

L’Oréal, gigante del settore cosmetico, ha iniziato a utilizzare imballaggi riciclabili e a sviluppare formule più sostenibili per i propri prodotti. L’azienda sta anche sperimentando la vendita di prodotti sfusi per ridurre il consumo di plastica.

Passando a sistemi più complessi, Amsterdam è una delle prime città al mondo a puntare sull’economia circolare, e ha sviluppato un piano per diventare completamente circolare entro il 2050. La città sta investendo in infrastrutture per il riciclo, nel riutilizzo dei materiali da costruzione e nella promozione di iniziative di condivisione tra cittadini.

Come l’economia circolare può influenzare la nostra vita quotidiana

Ma cosa significa economia circolare per noi cittadini comuni? In che modo possiamo contribuire a questo modello anche nelle nostre azioni quotidiane? Ecco alcune idee:

  1. Acquistare meno, ma meglio: scegliere prodotti di qualità che durano più a lungo è un passo verso la riduzione degli sprechi. Ad esempio, investire in abbigliamento durevole o in elettrodomestici riparabili
  2. Riusare e condividere: piuttosto che acquistare nuovi oggetti, perché non considerare di prenderli in prestito o noleggiarli? Esistono piattaforme online dove si può affittare quasi tutto, dai trapani agli attrezzi per il giardinaggio
  3. Riparare anziché buttare: imparare a riparare piccoli oggetti di uso quotidiano, come vestiti o dispositivi elettronici, è un modo semplice ma efficace per ridurre gli sprechi. Esistono tutorial online che insegnano come fare
  4. Riciclare in modo intelligente: assicurarsi di separare correttamente i rifiuti e conoscere quali materiali possono essere effettivamente riciclati nella propria area è fondamentale per contribuire all’economia circolare

L’economia circolare non è solo una moda o una teoria astratta: è una vera e propria rivoluzione che può migliorare la nostra vita, rendendo il mondo un posto più sostenibile e giusto.

Ogni azione che facciamo, per quanto piccola, può contribuire a chiudere il cerchio e ridurre il nostro impatto sul pianeta. Le aziende che adottano modelli circolari possono migliorare i loro profitti, mentre noi cittadini possiamo risparmiare e vivere in modo più consapevole. Dopotutto, ogni piccolo passo conta: la sostenibilità non è solo una questione di scelte aziendali, ma anche di azioni quotidiane che ciascuno di noi può mettere in pratica.

Leggi anche: Economia circolare, che cos’è, cosa implica e come si realizza

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Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.
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