Gianni Amelio è la figura più papabile che possa prendere il posto di Sergio Castellitto alla direzione del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Gli autori aderenti alle associazioni Anac, 100 Autori, Wgi e Aidac hanno scritto una lettera al Ministro della Cultura Alessandro Giuli, per richiedere che il regista possa fungere da guida per il CSC.
Oltre ad Amelio, è stato fatto anche il nome di Luca Barbareschi, che ha commentato così l’episodio: “Anche se per ora non c’è niente di ufficiale, so che è stato fatto il mio nome e ringrazio per questo. Se si concretizzasse l’offerta sarei felice di accettare“.
La candidatura di Gianni Amelio
Gli autori hanno ritenuto che la figura di Gianni Amelio sia la più adatta a ricoprire il ruolo di presidente, in quanto “super partes”, che non ha prese di posizione politica. Queste sono state le parole di Francesco Martinotti, rappresentante dell’Anac, in un’intervista al quotidiano La Repubblica:
Riteniamo che sia importante che in una scuola di cinema dove si impara a diventare registi, il presidente sia una figura importante, prestigiosa, super partes.
La figura di Gianni Amelio rientra in queste caratteristiche.
In un’intervista all’Adnkronos, invece, sempre Martinotti aveva dichiarato su Amelio:
Lui si è mostrato ricettivo alla proposta.
Ha detto che non è stato al momento contattato ufficialmente da nessuno, ma lui è molto legato al Centro Sperimentale, ci ha insegnato dieci anni, dunque ha mostrato di gradire che la proposta partisse da noi.
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La lettera degli autori a Giuli
Di seguito la lettera che gli autori hanno inviato al Ministro della Cultura Giuli, per richiedere l’elezione di Gianni Amelio a presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia:
Egregio Ministro, dopo le improvvise dimissioni dal ruolo di Presidente del Centro Sperimentale di cinematografia, del nostro collega Sergio Castellitto, che ringraziamo per il lavoro svolto, consideriamo che la nomina del suo successore possa avvenire sulla base di un dialogo costruttivo tra le Istituzioni e il settore in primo luogo con gli autori.
Il Centro sperimentale è da sempre un pilastro per chi desidera iniziare a fare questo mestiere come dimostra la quantità di professioniste/i di successo – molti dei quali nostri associati – che in quella scuola si sono formati.
E’ un luogo di trasmissione di saperi e di conservazione della memoria del cinema.
Per questo pensiamo di poter contribuire alla scelta di una presidenza che sostenga al meglio le aspirazioni delle nuove generazioni del settore e che custodisca e mantenga vivo il patrimonio cinematografico di cui è depositario e lo innervi il più possibile nel territorio cittadino in un dialogo e uno scambio sempre vivo e popolare.
Certi che Lei voglia ascoltare la nostra voce, La preghiamo di voler accettare i nostri più distinti saluti.
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Le dichiarazioni del sindaco di Catanzaro
Gianni Amelio è nato nel 1945 a San Pietro Magisano, in provincia di Catanzaro. Ad accogliere piacevolmente la candidatura di Amelio è stato il sindaco del capoluogo calabrese, Nicola Fiorita, che in una nota ha scritto:
Gianni Amelio è la personalità che meglio di ogni altro può svolgere il ruolo di presidente del Centro sperimentale di cinematografia.
Sposo in pieno l’appello che le associazioni degli autori, che rappresentano 1.300 autori italiani, hanno rivolto al ministro della cultura Giuli, sostenendo la candidatura del regista originario di San Pietro Magisano, uno dei più grandi uomini di cinema d’Europa.
Il ministro superi il criterio dell’appartenenza e premi la competenza e il talento di una così prestigiosa personalità. Il maestro Amelio ha studiato nel nostro liceo “Galluppi” prima di spiccare il volo nel mondo del grande schermo.
È stato anche docente del Centro sperimentale e dunque conosce perfettamente la Scuola nazionale di cinema e la Cineteca nazionale.
Senza nulla togliere agli altri potenziali candidati, ritengo che il Governo, nominando Amelio, darebbe un segnale importante nella direzione della meritocrazia.
Le dimissioni di Sergio Castellitto
Sergio Castellitto ha annunciato le sue dimissioni dopo circa un anno dalla sua nomina. Ad assegnare all’attore il compito di dirigere il Centro Sperimentale era stato l’allora Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. La presidenza di Castellitto era stata contestata diverse volte, per alcune scelte fatte. L’attore, però, ha chiarito che il suo ritiro non è avvenuto in seguito agli attacchi:
È una decisione che meditavo da tempo.
Non sono gli attacchi ad avermi spinto a lasciare, mi hanno ferito ma mai impaurito.
Semplicemente voglio tornare a fare il mio vero mestiere, che ho trascurato per più di un anno.