Andrea Camilleri, ritrovate 200 lettere inedite: dal trasferimento a Roma alla nascita della prima figlia

Ritrovate alcune inedite di Andrea Camilleri in una cantina: il racconto del giovane scrittore, regista e sceneggiatore ai genitori, dal trasferimento a Roma alla nascita della prima figlia.

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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A quasi cento anni dalla nascita di Andrea Camilleri sono state ritrovate in una cantina delle lettere inviate ai genitori che coprono un vasto arco temporale, dal 1949 al 1960.

Queste carte, curate dal critico letterario Salvatore Silvano Nigro assieme alle figlie del Maestro, Andreina, Elisabetta e Mariolina, escono per Sellerio e raccontano un Camilleri inedito.

Dal trasferimento a Roma per frequentare l’Accademia, all’incontro e l’amicizia con Orazio Costa, all’amicizia con personaggi noti del mondo dello spettacolo e del teatro, fino alla nascita della sua prima figlia, Andreina. Le lettere, conservate nell’archivio del Fondo Camilleri, sono state raccolte in un unico volume dal titolo Vi scriverò ancora, in libreria da martedì 26 novembre.

Il giovane Andrea Camilleri si racconta ai genitori

Andrea Camilleri approda nella Capitale quando ha soli 24 anni e alloggia, provvisoriamente, in un albergo che paga 700 lire a notte. Di giorno frequenta l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica diretta da Silvio D’Amico e lavorerà a stretto contatto con l’insegnante di Regia, Orazio Costa, avendo vinto una borsa di studio.

Andrea Camilleri scrive, da articoli ai soggetti per il cinema e la radio e in molte lettere dichiara il suo affetto per i genitori, come si legge su il “Corriere della Sera”: “Io mi sento di triplicare il mio affetto per voi e di darvene sempre e comunque tangibile dimostrazione”.

Nei suoi scritti emergono anche le difficoltà finanziarie, conseguente la richiesta di denaro alla famiglia: “Ho ricevuto ieri un vaglia di lire tremila che mi aiuterà a tirare avanti per non più di cinque giorni. Sono stato due giorni a mangiare a spese di Leo, mattina e sera. Capisco che voi non vi trovate in condizioni di potermene inviare, ma per me è tremendo girare per Roma senza una lira in tasca”.

Il giovane Camilleri sottolinea anche di essere un grande lavoratore: “Ho raggiunto cioè la massima borsa, quella che viene data solo raramente agli ottimi. Me la sono guadagnata, stringendo i denti e lavorando come un cane“.

Inoltre, è entrato in confidenza con il suo maestro Orazio Costa: Ogni mattina, dopo la lezione di regia, andiamo assieme a fare colazione, paghiamo uno anche per l’altro un giorno sì e un giorno no. Ci sono riuscito dopo grande fatica, perché voleva pagare sempre lui”.

Camilleri raccontato dal curatore Nigro e dalle figlie

andrea camilleri

Salvatore Silvano Nigro, curatore del volume Vi scriverò ancora, ha dichiarato, come riporta “ANSA”, che le lettere sono quanto di più vicino ci sia a un diario, con la loro concretezza, la diligente registrazione giornaliera fatta di occasionali non sensi, di ripetizioni, di monotonia […] senza reticenze comunque, e senza falsi pudori”.

Come fa evincere anche Nigro, il papà di Montalbano non si rivolge ai genitori solo in tono affettuoso, ma vi è sempre spazio per l’ironia: Il giovane Camilleri è un maratoneta del lavoro. Mantiene un ritmo infernale, vertiginoso. Corre da un posto all’altro con affanno e frenesia. E con autoironica comicità. Ai genitori chiede, ‘Che ve ne pare di questa specie di carosello?'”.

Il volume che contiene tutte le lettere rimaste finora inedite è stato redatto anche grazie al prezioso aiuto delle figlie dello scrittore, sceneggiatore e regista, Andreina, Elisabetta e Mariolina, che così raccontano l’incredibile ritrovamento, in una nota all’inizio dell’opera:

Si tratta di circa duecento lettere scritte da nostro padre ai genitori dal 1949 agli anni ’60, quindi dal suo primo anno romano come studente ‘fuori sede’ dell’Accademia d’Arte Drammatica, fino al trasferimento da Porto Empedocle a Roma dei genitori. […]

È stato un importante e inaspettato ‘ritrovamento fra le carte di nostro padre.

Quando già era iniziato il lavoro di censimento della documentazione sono state rinvenute in un luogo che non immaginavamo potesse conservarle intatte per anni e anni, una cantina.

Leggi anche: Autodifesa di Caino, quando andrà in scena il testo mai rappresentato di Andrea Camilleri?

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