Ostuni è la prima città italiana sicura per le donne, non solo strade illuminate

Ostuni è la prima città in Italia ad abbracciare il progetto europeo "Safe Place for Women", cioè un piano d'azione volto a rendere le strade più sicure per le donne. In questo modo, la provincia pugliese promuove nuove politiche di genere.

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La città di Ostuni è la prima in Italia a entrare a far parte del progetto europeo Safe Place for Women, volto a realizzare delle strade più sicure per le donne. Si tratta di un’iniziativa promossa dal Partito Socialista Europeo, mediante il Comitato Europeo delle regioni. In questo modo si intende combattere la violenza di genere e garantire maggiore sicurezza alle donne.

La decisione presa, che si colloca in un momento critico per la violenza di genere, rappresenta il primo passo verso un cambiamento culturale più profondo, che coinvolgerà l’intera comunità locale. Con il progetto Safe Place for Women, dunque, Ostuni si pone in una rete di città europee virtuose, impegnate nel promuovere un ambiente sicuro e inclusivo per tutti i soggetti femminili.

Il progetto Safe Place for Women

Il progetto Safe Place for Women è stato proposto dalla consigliera comunale Rosalinda Giannotti, del Partito Democratico e del Partito dei Socialisti Europei. L’iniziativa si articola in una serie di misure finalizzate a migliorare la sicurezza urbana e a sensibilizzare i cittadini sul tema della parità di genere. Di seguito le azioni che si intendono effettuare per rendere le strade più sicure.

Infrastrutture urbane migliori

Tra i primi cambiamenti da apportare nelle strade si prevede un miglioramento dell’illuminazione pubblica, nelle periferie e nelle varie zone ritenute pericolose. Questo potrebbe ridurre i casi di violenza e far sentire le donne più sicure ad attraversare determinate aree, di notte.

Inoltre, verranno istituiti dei rifugi sicuri per le vittime di violenza, i quali offriranno un supporto immediato e un luogo di riparo, protetto, per chi sta vivendo una situazione di emergenza.

Operatori formati e supporto alle vittime

L’assistenza alle donne vittime di violenza sarà offerta da operatori, pubblici e privati, formati adeguatamente. Polizia locale, operatori sanitari e volontari dovranno avere le giuste competenze per riconoscere e affrontare i casi di violenza di genere, garantendo supporto pratico ed emotivo ai soggetti in emergenza.

I centri antiviolenza, già esistenti sul territorio, riceveranno anche maggiori risorse finanziarie e umane, per incrementare i servizi offerti e dare ospitalità a un numero sempre più alto di donne.

Educazione e sensibilizzazione

Verranno fatti partire dei programmi formativi nelle scuole, per sensibilizzare i bambini e i ragazzi sui temi della parità di genere e del rispetto reciproco. Questo è un passaggio fondamentale nella lotta contro la violenza di genere, perché è solo con l’educazione fin da piccoli che si possono prevenire atteggiamenti discriminatori.

Inoltre, il progetto prevede il divieto di affissione di pubblicità sessiste negli spazi pubblici, così da contrastare stereotipi di genere e messaggi offensivi. In questo modo, si può creare un ambiente inclusivo e rispettoso in cui vivere, attraverso l’educazione e la sensibilizzazione della cittadinanza nei confronti delle tematiche di genere.

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Rosalinda Giannotti e la rete europea

La consigliera comunale Rosalinda Giannotti ha commentato così il voto unanime che ha determinato l’adesione di Ostuni al progetto Safe Place for Women:

Ostuni è la prima città italiana ad aderire a questa campagna e il fatto che il Consiglio comunale abbia espresso un consenso così ampio è un segnale di grande maturità politica e sociale.

Grazie a questa iniziativa, la città pugliese si inserisce in un contesto molto più ampio, che si estende su tutto il territorio europeo. Sono diverse, infatti, le città del continente impegnate nella promozione di politiche di tutela delle donne. In questo modo, potrebbe partire una collaborazione internazionale che rafforzerebbe le politiche locali e si accederebbe a risorse europee dedicate al contrasto della violenza di genere.

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Un esempio per le altre città italiane

Per l’Italia, l’approvazione del progetto da parte di Ostuni rappresenta una novità assoluta. La consigliera Giannotti ha continuato:

Questo progetto non è solo un impegno formale, ma un vero passo avanti verso un cambiamento culturale.

Garantire maggiore sicurezza alle donne significa rendere le nostre città più vivibili per tutti.

Quello della città pugliese è un modello che deve essere preso come esempio dalle altre città italiane. Rappresenta, infatti, un esempio di impegno concreto nella lotta contro la discriminazione e la violenza. Se tutte le città italiane aderissero al progetto Safe Place for Women, si potrebbe assistere a una svolta nel contrasto alla violenza di genere in Italia. Ha concluso Rosalinda Giannotti:

Questo è solo l’inizio.

Il nostro obiettivo è costruire una rete nazionale di città impegnate nella tutela delle donne e nel contrasto alla violenza, creando un modello virtuoso che possa ispirare altre realtà europee.

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