Il 4 dicembre, il Ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara ha incontrato, a Roma, Gino Cecchettin, per stilare un protocollo d’intesa tra la Fondazione che porta il nome della ragazza di Padova e il Ministero dell’Istruzione. L’accordo sottoscritto dalle due parti prevede l’impegno di portare nelle scuole la cultura del rispetto e il valore della parola “no”.
La firma del protocollo arriva dopo la condanna di Filippo Turetta all’ergastolo e in seguito alle dichiarazioni del Ministro Valditara sulla correlazione tra la violenza sessuale e l’immigrazione illegale. Ecco quello che è stato detto durante l’incontro di ieri 4 dicembre.
Valditara e Cecchettin insieme a Roma
Il Ministro Valditara e Gino Cecchettin si sono incontrati a Roma, per discutere di un accordo tra la Fondazione Giulia Cecchettin e il Ministero dell’Istruzione e del Merito. Dopo circa un’ora di colloquio, è stato, infatti, stilato un protocollo che prevede l’impegno dello Stato nella lotta della violenza di genere, attraverso azioni di educazione al rispetto e al valore del “no”. Cecchettin ha ringraziato il Ministro, che già in passato aveva dimostrato vicinanza alla famiglia:
Ringrazio il ministro per questo incontro e per la lettera che l’anno scorso scrissi nell’orazione funebre per Giulia che lui ha diffuso nelle scuole.
Era stato un buon punto di partenza e oggi lo riaffermiamo con questa riunione.
Il padre di Giulia ha, poi, proseguito chiarendo i punti su cui si è discusso durante l’incontro, definito dallo stesso Cecchettin “costruttivo“, con Valditara:
Oggi ci siamo trovati per parlare di un problema sociale esistente, dai femminicidi, alla violenza sulle donne, fino al rispetto reciproco tra i sessi.
Lavoreremo su questo, abbiamo stilato un protocollo, un’agenda da portare avanti, e insieme alla Fondazione Giulia e al ministero inizieremo a lavorare su questi punti per portarli poi tra i giovani in tutte le scuole.
Il Ministro Valditara, dunque, ha espresso il proprio punto di vista sulla decisione di iniziare una collaborazione con la Fondazione Giulia Cecchettin:
Riteniamo fondamentale affermare la cultura del rispetto, base di qualsiasi lotta contro ogni violenza, in particolare contro quella sulle donne.
Infine, e in questo le famiglie devono aiutarci, è necessario un grande cambiamento culturale che affermi il valore del “no”.
Giovani abituati a non accettare un rifiuto, a non riconoscere i limiti, rischiano di non saper rispettare gli altri.
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Le parole di Valditara sulla violenza di genere
Non molto tempo fa, il Ministro Valditara si era espresso sull’argomento della violenza di genere, collegandola al fattore dell’immigrazione illegale. Queste dichiarazioni avevano, inevitabilmente, sollevato svariate polemiche. Adesso, però, il Ministro sembra aver intrapreso una strada differente, come dimostrato dalle decisioni prese insieme a Gino Cecchettin. In un video, Valditerra ha affermato, circa l’incontro:
Abbiamo un obiettivo comune, combattere la violenza contro le donne.
Da questo punto di vista, ci interessa lavorare concretamente e seriamente. Il tema è troppo importante per essere oggetto di strumentalizzazioni di qualsiasi genere.
Il Ministro ha evidenziato, quindi, quelli che saranno gli obiettivi da raggiungere, attraverso l’impegno dell’educazione nelle scuole, sia degli studenti che dei docenti:
Vogliamo lavorare insieme e abbiamo stilato una serie di possibili interventi.
Innanzitutto, un protocollo tra la Fondazione Cecchettin e il Ministero per individuare azioni comuni, che includano anche la formazione dei docenti nell’ambito dell’educazione civica, la quale prevede, per la prima volta, l’educazione al rispetto, in particolare nei confronti delle donne.
Prevediamo inoltre la raccolta di buone pratiche da utilizzare nelle scuole, il ricorso al peer tutoring e alle testimonianze dei giovani, rendendoli protagonisti, incontri con i giovani e il monitoraggio dei risultati raggiunti, per capire come migliorare il percorso.
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