Il prezzo dei bitcoin ha raggiunto i 100mila dollari, circa 95mila euro, cioè il valore più alto in tutta la storia delle criptovalute. A essere determinante per questo risultato è stata l’elezione di Trump come Presidente degli Stati Uniti. Dopo la sua vittoria, infatti, il prezzo del bitcoin è aumentato del 50%, mentre è più che raddoppiato rispetto all’inizio dell’anno.
Inoltre, il valore di tutti i bitcoin presenti al mondo ha superato i 2miliardi di dollari e quello delle criptovalute è vicino ai 4miliardi. Solo la scorsa settimana queste ultime avevano raggiunto i 3miliardi.
Cosa c’entra Trump?
La crescita record del bitcoin è dovuta ai sostenitori di Trump, i quali scommettono in un maggiore sostegno politico e normativo del Presidente degli Stati Uniti alle criptovalute. A dare maggiore fiducia agli investitori è stata la decisione di Trump di scegliere Pul Atkins come presidente della SEC, cioè la Securities Exchange Commission. Questa regola il funzionamento dei mercati finanziari, mentre Atkins ha espresso diverse volte posizioni favorevoli sulle criptovalute.
La nomina del nuovo presidente della SEC arriva in un momento in cui l’attuale incaricato, Gary Gensler, si è dimostrato contrario alle criptovalute, usate come strumento di investimento. Egli, infatti, ha promosso iniziative legali per contrastare frodi e truffe nel settore e, nel 2023, l’azienda ha fatto causa a piattaforme importanti, come Binance o Coinbase, per aver portato avanti delle azioni finanziarie, senza avere però l’autorizzazione. Trump, dunque, ha mantenuto la promessa di licenziare Gensler una volta vinte le elezioni.
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Il sostegno di Trump ai bitcoin
Nonostante in passato Trump non si sia dimostrato molto fiducioso nelle criptovalute, durante la sua ultima campagna elettorale ha espresso sostegno alla loro diffusione e al rendere le norme che ne regolano l’utilizzo meno stringenti. Il Presidente statunitense ha, addirittura, realizzato un proprio programma di criptovalute, per contrastare le azioni di Joe Biden e Kamala Harris, in opposizione ai bitcoin. Dal momento che i Repubblicani hanno ottenuto il controllo di entrambe le camere del Congresso, Trump non avrà difficoltà a mantenere le sue promesse.
Quindi, adesso, ci si aspettano delle norme esclusive per le criptovalute, le quali negli ultimi anni non sono state molto prese in considerazione dalle istituzioni che avrebbero dovuto regolamentarle e vigilarle dal punto di vista finanziario. Numerosi enti, infatti, sia negli Stati Uniti che in Europa, sono restii a considerare i bitcoin come degli strumenti di investimento adatti al mercato, siccome le piattaforme su cui andrebbero gestite le operazioni non sono trasparenti e le variazioni di prezzo delle criptovalute sono troppo imprevedibili.
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Cosa sono i bitcoin?
I bitcoin sono una criptovaluta, cioè una valuta virtuale progettata per essere utilizzata come il denaro tradizionale e per poter effettuare pagamenti senza il controllo di una qualsiasi persona, gruppo o ente. In questo modo si elimina il ruolo delle terze parti nelle transizioni finanziarie.
A essere centrale per le criptovalute è il fatto di non basarsi su concreti fondamentali economici, come per esempio il fatturato di un’azienda, ma solo sulle dinamiche di domanda e offerta. Siccome negli ultimi mesi sono stati sempre più gli acquisti, in previsione di una loro maggiore diffusione e, di conseguenza, di un loro aumento di valore, è cresciuto anche il prezzo dei bitcoin.
