venerdì, 17 Gennaio 2025
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Nasce l’innovativa app Parola: “Aiuta i bambini con difficoltà nel linguaggio”

Nasce l'app Parola per facilitare i late talkers: i bambini potranno imparare a parlare, divertendosi attraverso giochi, canzoni, podcast e storie pensati appositamente per farli esercitare nella comunicazione.

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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I neogenitori non vedono l’ora che il loro bebè pronunci la parola ‘mamma’ e ‘papà’. In alcuni casi, però, può verificarsi che alcuni bambini, tra i 0 e i 3 anni, utilizzano un vocabolario molto ridotto rispetto alla loro età.

Questa situazione potrebbe generare molta ansia e preoccupazione nei genitori e, per tale motivo, cercano di stimolare il loro linguaggio, non solo attraverso la parola, ma anche con letture e attività ludiche. Ora i genitori possono usufruire anche di un’app innovativa disponibile gratuitamente online.

Studiata e sviluppata da ricercatori di Università di Bologna, Università di Padova e Università dell’Aquila, in collaborazione con la Cooperativa Indici Opponibili, è stata intitolata Parola. I bambini potranno imparare a parlare, divertendosi attraverso giochi, canzoni, podcast e storie pensati appositamente per farli esercitare nella comunicazione, con materiali anche cartacei da poter stampare e compilare.

Come funziona l’app Parola a supporto dello sviluppo linguistico dei più piccoli?

L’app, progetto finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, è disponibile a partire dal 1 novembre 2024 e, come si legge sul sito dell’Università di Bologna sostiene i genitori nell’incentivare lo sviluppo linguistico dei loro bambini in difficoltà nella comunicazione tra i 24 e i 36 mesi:

Si tratta di uno strumento innovativo che permette ai genitori di approfondire la conoscenza delle principali tappe dello sviluppo, grazie a una serie di podcast dedicati, e di osservare il progresso linguistico del proprio bambino o della propria bambina.

Al tempo stesso, L’AppParola offre attività e materiali di gioco pensati per stimolare lo sviluppo del linguaggio in modo naturale e coinvolgente con tutta la famiglia.

L’AppParola non solo sostiene la crescita linguistica di tutti i bambini e le bambine, ma aiuta anche a individuare precocemente eventuali ritardi.

Nel caso in cui nemmeno con l’app si notano dei miglioramenti, in tal caso sarà meglio consultare uno specialista che opera nell’ambito di disturbi del linguaggio infantili.

Gli obiettivi di Parola

A causa e a seguito della pandemia da Covid-19 molti bambini, sin dalla tenera età, non hanno potuto frequentare l’asilo, e ciò ha inciso molto sul loro apprendimento, evidenziando anche alcune difficoltà. Per tale motivo, i ricercatori che hanno creato l’app si sono focalizzati su tre obiettivi, come ha sottolineato Annalisa Guarini, professoressa al Dipartimento di Psicologia Renzo Canestrari dell’Università di Bologna, e riportato da “Il Resto del Carlino”:

L’applicazione parola ha 3 obiettivi, istruire i genitori grazie a una serie di podcast sull’argomento, aiutarli ad osservare gli sviluppi del linguaggio dei loro bambini e proporre attività che possono essere svolte insieme in maniera divertente.

Parola come valido strumento per aiutare i late talkers

Parola si propone come valido aiuto soprattutto per i late talkers, ossia i bambini nell’età compresa tra i 2 e i 3 anni che dimostrano una ridotta capacità di combinare frasi anche molto basilari e di senso compiuto in un discorso. Inoltre, tali difficoltà nel linguaggio, se quest’ultimo non viene stimolato, possono diventare sempre più evidenti, con effetti negativi anche nella loro emotività.

Simonetta D’Amico, professoressa al Dipartimento di Scienze Cliniche Applicate e Biotecnologiche dell’Università degli Studi dell’Aquila, come si legge ancora su “Il Resto del Carlino”, ha sottolineato che “in alcuni casi purtroppo le difficoltà linguistiche possono essere persistenti, ma in altri le difficoltà linguistiche possono essere recuperate grazie a un ambiente supportivo e linguisticamente ricco”.

Lo sviluppo del linguaggio nei bambini non riguarda solo l’abilità di parlare, ma anche quella di comprensione e di espressione. Il supporto linguistico, specialmente nei più piccoli, contribuisce a migliorare le loro competenze, facilita l’apprendimento sia scolastico sia extrascolastico e l’instaurazione di rapporti sociali sane.

Leggi anche: Playlab è il primo museo dove i bambini giocano tra scienze e matematica

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Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.

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