venerdì, 17 Gennaio 2025
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Torino, arriva il pastorizzatore di latte materno: “Una rivoluzione per le mamme”

L'innovazione dell'ospedale Sant'Anna di Torino. Arriva il nuovo pastorizzatore HTST per la conservazione del latte materno.

Rebecca Perugia
Rebecca Perugia
La sua passione è viaggiare alla scoperta del mondo. Ama il mare e ha tanti sogni nel cassetto da realizzare.
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L’allattamento al seno è alla base per costruire le basi per il rapporto con il tuo bambino, ma anche un modo per proteggerlo da eventuali rischi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia alle donne di continuare a nutrire il proprio bambino anche fino a due anni. Per le mamme che non possono allattare da oggi c’è una novità: arriva il pastorizzatore di latte, promosso all’ospedale di Sant’Anna di Torino.

Importanza del latte materno

Il latte materno è un alimento essenziale per il neonato, in grado di garantire tutti gli elementi nutrizionali necessari per una crescita sana. Ha dei benefici unici per lo sviluppo del sistema immunitario e digestivo, incluso la riduzione di infezioni e malattie croniche. Può essere considerato come una medicina per i nati prematuri o fragili.

A volte la neomamma non produce tutto il latte di cui il bambino ha bisogno e quindi l’allattamento al seno non è possibile. La difficoltà nella produzione è dovuta a diversi fattori, ma è una problematica piuttosto comune tra le mamme. A questo però c’è una soluzione: il latte raccolto nelle banche del nutrimento materno. Questo ha bisogno di un processo di pastorizzazione per evitare di compromettere tutti i valori nutrizionali.

Qual è la funzione del nuovo pastorizzatore?

Negli ultimi giorni, a Torino, all’ospedale Sant’Anna è stata messa in pratica un’innovazione tecnologica, il pastorizzatore per i piccoli volumi di latte (Low Volumes Milk Pasteurizer, Lo.V.Milk) che è basato sulla tecnologia High Temperature Short Time.

Questo dispositivo garantisce una lavorazione più sicura ed efficace per la conservazione del latte materno, mantenendo la sicurezza microbiologica. Come riportato da “Torino Today”, questo sistema modifica il valore nutrizionale e riduce la sua capacità di fornire difese e stimolare il sistema immunitario del piccolo rispetto a quello fresco, in base all’intenso danno termico.

È un’innovazione tecnologica significativa, poiché permette di effettuare la pastorizzazione HTST su volumi di latte molto piccoli, grazie a nuove soluzioni tecniche. Questa strategia nasce dalla Città della Salute di Torino, con l’obiettivo di estenderla progressivamente agli altri centri italiani.

L’Italia, con 44 Banche del Latte, continua a essere un punto di riferimento europeo, mentre in Europa sono già operative oltre 280 banche del latte, consolidandosi come la più importante a livello internazionale.

Quando sarà operativo il pastorizzatore di latte materno?

Questa tecnologia nasce dall’esigenza di fornire piccoli volumi di latte pastorizzato che mantengano, il più possibile, le qualità del latte fresco materno.

Il pastorizzatore di latte è frutto della collaborazione dei neonatologi della Terapia intensiva neonatale universitaria dell’ospedale di Torino, la professoressa Alessandra Coscia e il Professor Enrico Bertino, insieme a un gruppo di ricercatori del CNR, professoresse Laura Cavallarin e Marzia Giribaldi.

Il nuovo macchinario è pronto per l’utilizzo a partire da gennaio nella Banca del Latte dell’ospedale Regina Margherita di Torino. Questo progetto comporta un enorme passo avanti nella cura neonatale nei reparti di terapia intensiva.

L’introduzione del pastorizzatore di latte materno nell’ospedale di Torino è la prova concreta di come la nuova tecnologia possa accompagnarci sin dai primissimi momenti di vita. Ha rivoluzionato la nutrizione neonatale e sostiene i bebè che hanno bisogno di maggiori cure.

Leggi anche: Rooming-in, che cos’è e perché rafforza il legame tra mamme e neonati

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Rebecca Perugia
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