Chi è Gaya Spolverato, la più giovane primaria d’Italia che vince tumori inoperabili

L'oncologa Gaya Spolverato a soli 40 anni è la più giovane primaria d'Italia: "Con il mio team affronto continuamente casi impossibili, al limite".

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Gaya Spolverato, a soli 40 anni, è la più giovane primaria in tutta Italia, tuttora alla guida di Chirurgia Generale 3 dell’Ospedale di Padova. L’oncologa è specializzata in interventi molto complessi, a volte anche estremi, come ha rivelato al “Corriere del Veneto”: “Affronto anche i casi limite. Cerco di trovare una possibilità per chi ha malattie avanzate. Le sfide non mi spaventano, nemmeno quelle contro gli stereotipi”.

Non questa l’unica sfida che la Dott.ssa Gaya Spolverato ha vinto e vince nella sua carriera, ma ha lottato e lotta contro gli stereotipi di genere, che spesso vedono al comando un uomo e più avanti con l’età:

In Chirurgia Generale 3 ho accanto un team forte e unito, che ha piacere di lavorare al mio fianco, tutti ottimi medici e mediche, riconoscono la mia posizione di vertice senza sentirsi sminuiti.

Di solito, tradizione vuole che a diventare primario sia il più anziano, nel mio caso non è stato così. […]

A me dà molta forza sapere che ho il sostegno di tanti colleghi e colleghe di altissimo livello, che riusciamo a fare rete.

Chi è Gaya Spolverato?

gaya spolverato

Gaya Spolverato è nata al Albignasego, in provincia di Padova, è mamma di due figli, e vanta una lunghissima carriera nel mondo della medicina. Ha studiato presso il Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York, e, successivamente è stata ricercatrice in Chirurgia Oncologica alla Johns Hopkins di Baltimora.

Inoltre, è diventata specialista in Chirurgia Oncologica proprio presso il Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York, e ha iniziato la carriera di professore associato di Chirurgia al Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Oncologiche e Gastroenterologiche di Padova e ora è la più giovane primaria d’Italia.

Tra i meriti anche la fondazione del Women Surgery Italia ed è direttrice della prima fellowship nazionale in chirurgia oncologica. Finora, Gaya Spolverato ha totalizzato più di 3000 interventi e ha redatto più di 250 articoli scientifici.

Quali sono gli interventi più difficili secondo Gaya Spolverato?

Gaya Spolverato ha un obiettivo fisso da raggiungere: affrontare i casi limite anche su tumori spesso considerati inoperabili, come ha raccontato al “Corriere del Veneto”:

Dare un’opportunità a chi sembra senza speranza, prolungare una vita, questi i miei obiettivi.

Sono in un gruppo nazionale che si occupa di pelvi e arrivano da noi pazienti da tutta Italia, definiti senza speranza.

Con il mio team, molto unito e di eccellenza affronto continuamente casi impossibili.

Per l’oncologa Gaya Spolverato gli interventi più ostici sono le exenteratio pelviche con resezione di tutti gli organi pelvici, in quanto richiedono un’équipe formata da molti chirurghi e per cui sono previste anche oltre 10 ore in sala operatoria.

Gli obiettivi futuri dell’oncologia secondo Gaya Spolverato

Secondo Gaya Spolverato uno dei passi avanti che l’oncologia deve fare ― e che il suo reparto di Chirurgia ha già iniziato a percorrere ― è il perfezionamento della chirurgia robotica con l’intelligenza artificiale, come ha sottolineato la stessa oncologa al “Corriere del Veneto”:

Quest’anno in Chirurgia 3 abbiamo aumentato gli interventi di chirurgia robotica del 200% e abbiamo creato una scuola, un centro di formazione per la chirurgia robotica.

Ma l’impegno di Gaya Spolverato non finisce qui, infatti, con la SICO, ossia la Società Italiana di Chirurgia Oncologica, ha dato il via a un progetto di Fellowship in Chirurgia Oncologica: “Ragazzi e ragazze fanno esperienza negli ospedali di tutta Italia, a rotazione, con l’obiettivo di formare la migliore classe dirigente di chirurghe e chirurghi oncologi del futuro”.

Leggi anche: Cancro, nel 2024 cresce l’aspettativa di vita: “Più screening, più guarigioni”

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