Se riscontri problemi quando è il momento di lasciare il tuo bambino a scuola, ed è in preda a pianti e urla, la docente di educazione primaria, Kylie Ridder ci dà qualche consiglio pratico per affrontare al meglio questa situazione. Per molti genitori lasciare il proprio figlio a scuola, mentre piange perché non vuole staccarsi da loro può creare un profondo senso di angoscia, che non si placa fin quando non arriva il momento dell’uscita. Perciò ogni mattina si presenta lo stesso scenario stressante sia per l’accompagnatore che per il bimbo, ma come riuscire a risolvere questo problema?
Kylie Ridder, docente di educazione della prima infanzia alla Murdoch University in Australia ha fornito delle strategie per affrontare al meglio questa fase. La cosa più importante è offrire ai propri figli una routine che sia stabile nel tempo, per non rendere troppo brusco il passaggio dall’ambiente di casa a quello scolastico.
Preparare il bambino al distacco
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Ridder consiglia di preparare prima i bambini al distacco in modo sereno, così da far loro capire cosa succederà. Inoltre, crede sia di aiuto mostrare loro l’ambiente scolastico e di organizzare degli incontri con altri bambini. Così da creare momenti in cui possono giocare e conoscersi, in presenza dei propri genitori, prima dell’inizio della scuola. In questo modo, il bambino è esposto alla routine che si andrà a creare e sarà meno sconvolto nel momento del distacco e avrà meno ansia.
L’inserimento è soggettivo, può essere che per un bambino sia abbastanza semplice e per un altro no, e può essere anche che uno all’inizio si adatti abbastanza velocemente per poi avere difficoltà in seguito. Un gesto semplice potrebbe essere quello di portare un po’ di “casa” a scuola: avere con sé un proprio oggetto personale, che sia una bambola, una copertina o un foulard, per avere un maggiore clima familiare.
Creare delle abitudini semplici per facilitare il distacco
Creare una routine fatta di semplici attività può essere un modo per dare sicurezza ai bambini. Secondo Ridder, non servono grandi cose, ma anche il solo gesto di giocare insieme per pochi minuti e salutarsi dà quel senso di sicurezza che ai piccoli serve per farli stare tranquilli. La cosa essenziale è scegliere dei rituali che si riesca a mantenere nel tempo e soprattutto che il momento dei saluti non sia troppo lungo. Questo momento è delicato poiché il bambino è in allerta su quando la mamma o il papà se ne andrà e le emozioni potrebbero prendere il sopravvento, per questo motivo è importante renderlo il più veloce possibile.
La docente, inoltre, specifica come sia utile, oltre che sano, creare un legame di fiducia tra genitori e figli, spiegando loro chiaramente dove andranno, cosa faranno e soprattutto che staranno con altri bambini e che loro li andranno a riprendere più tardi.
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L’inserimento del bambino e l’aiuto dell’educatore
Il rapporto tra genitori e educatori è estremamente importante al fine di facilitare l’inserimento del bambino e alla creazione di un ambiente sereno e tranquillo per lui. L’educatore ha il compito di accompagnare il piccolo nel passaggio dall’ambiente domestico a quello scolastico e nel farlo deve trasmettergli un senso di sicurezza. Il bambino deve sentire che il nido o la scuola sia un luogo tutto suo, dove poter esprimere tutta la sua creatività, emotività e libertà.
L’aiuto dei genitori è fondamentale, perché se loro si interessano a quello che fa il bambino e gli riconoscono la sua bravura, crea in lui quel senso di appartenenza a qualcosa (positivo!). Se il genitore si informa sui suoi progressi direttamente da lui lo farà sentire gratificato e di conseguenza la sua permanenza a scuola sarà più piacevole.
L’esperta in educazione ci ricorda di quanto sia fondamentale la collaborazione dei genitori con gli educatori, per aggiornarsi sui progressi del bambino. Ma anche per monitorare la sua emotività che può essere ansia o altro (molto comune ai piccoli che si affacciano all’età scolastica). Per questo, il legame con gli insegnanti è di aiuto per garantire al bambino una maggiore serenità affinché abbia tutti gli strumenti necessari alla crescita.
Ricordiamo che la scuola è un ambiente dove il bambino deve sentirsi al sicuro e sereno, un luogo dove conoscere nuove persone, giocare, esprimersi e sfogarsi. Il periodo scolastico è per lui una fase delicata, ma con la pazienza di tutti sarà colmo di momenti positivi, in cui le maestre creeranno un clima di gioco e di regole e mamma e papà costituiranno il porto sicuro.
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