Il tempo sta per scadere. La Cina ha tempo fino a domenica 19 gennaio per prendere una decisione: il Governo, infatti, sta vagliando l’ipotesi di cedere il controllo delle operazioni statunitensi di TikTok a Elon Musk, nel caso in cui la ByteDance, proprietaria della piattaforma più utilizzata al mondo, non riesca a evitare la messa al bando negli Stati Uniti.
Ad annunciarlo è l’agenzia “Bloomberg”, la quale riporta anche che la scorsa settimana la Corte Suprema degli USA si è mostrata unanime nel confermare la legge approvata già dal Congresso Federale che ha imposto a ByteDance di rinunciare a TikTok, pena il divieto di utilizzo all’interno del Paese.
Perché TikTok potrebbe essere messo al bando negli Stati Uniti?
TikTok nasce nel 2016 e a oggi è diventata una piattaforma globale usata da milioni e milioni di utenti quotidianamente. Negli USA, però, è nata una controversia e, secondo le autorità statunitensi, sono sorti dei gravissimi problemi in merito alla sicurezza nazionale.
Il Governo cinese potrebbe avere accesso ai dati degli utenti tramite la società fondatrice, ByteDance, compromettendo gravemente la privacy, ‘spiandoli’. Su tale questione è intervenuto anche l’ex presidente Joe Biden che, lo scorso 24 aprile, ha firmato la legge secondo cui l’app verrà ufficialmente e definitivamente bandita se l’azienda non si appresta a cedere TikTok entro nove mesi.
La Cina, quindi, sta lavorando già dal 2024 a un programma di risoluzione e tra le opzioni ci sarebbe quella di vendere la piattaforma a Elon Musk.
TikTok-Elon Musk, cosa sta succedendo?
Riferendo la notizia, “Bloomberg” che cita fonti anonime al corrente di tale delicata situazione, rivela che l’accordo tra Cina ed Elon Musk per TikTok sia, in realtà, ancora alle prime fasi iniziali e non è ancora stata presa una vera e propria decisione.
Il piano sarebbe il seguente: il patron di Tesla oltre alla proprietà di X avrebbe in gestione tutte le operazioni statunitensi della piattaforma di ByteDance. Per il momento non è noto se la società cinese e Musk abbiano discusso della cessione di TikTok.
Inoltre, quest’ultimo negli ultimi tempi ha sostenuto delle notevoli spese, ad esempio 44 miliardi di dollari per acquistare l’ex Twitter, rinominato poi X, e ha donato 119 milioni di dollari per sostenere la campagna elettorale del neoeletto presidente USA, Donald Trump.
Lo scorso dicembre sul social poco sopra nominato lo stesso Musk ha dichiarato il termine di una raccolta fondi sono stati, in cui sono stati donati 6 miliardi di dollari, reinvestiti a breve per finanziare e potenziare la nuova società xAI, che si occupa di sviluppo di intelligenze artificiali. Perciò, acquisire TikTok sarebbe un investimento non indifferente.
ByteDance, per ora, aspetta la decisione della Corte Suprema, sebbene l’esito sia ormai quasi certo: verrà confermata la decisione sia del Governo USA sia del Congresso. Un portavoce di TikTok alla “BBC News” ha però commentato la notizia di un possibile accordo: “Non possiamo essere chiamati a commentare pura finzione”, mentre Musk non ha rilasciato nessuna dichiarazione.
In ogni caso, se la Corte Suprema si esprimerà a sfavore di ByteDance, quest’ultima potrà rivolgersi direttamente a Donald Trump, che inizierà il nuovo mandato a partire da lunedì 20 gennaio.
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