domenica, 19 Gennaio 2025
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Linee guida per redigere lo statuto di un ETS

Un ente del Terzo settore per essere riconosciuto tale, ha bisogno che lo statuto, sia conforme ai requisiti dell’omonimo codice. Ma come si redige lo statuto e cosa deve contenere?

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.

Lo statuto di un Ente del Terzo Settore (ETS) è un documento fondamentale che ne definisce identità, obiettivi e regole di funzionamento. Si tratta di un passaggio obbligatorio per la costituzione di un ETS, che deve rispettare le normative previste dal Codice del Terzo Settore (D.Lgs. 117/2017).

Ma come redigere uno statuto conforme, completo e ben strutturato?

Come scrivere uno statuto per un ente del Terzo settore

Lo statuto di un ETS deve rispondere a precisi requisiti legali, stabiliti dal Codice del Terzo Settore, e includere specifiche informazioni, che vanno dai dati dell’ente fino alla descrizione dettagliata delle sue attività. Ecco gli elementi essenziali da inserire:

  1. Denominazione e Sede dell’ETS. La denominazione deve includere un riferimento esplicito alla qualifica di “Ente del Terzo Settore” o un’acronimo riconosciuto, come “APS” (Associazione di Promozione Sociale) o “ODV” (Organizzazione di Volontariato). Anche la sede legale dell’ente deve essere indicata chiaramente
  2. Scopo e Finalità. Bisogna specificare in modo dettagliato lo scopo dell’ETS, che deve essere senza scopo di lucro e orientato a finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, come previsto dall’art. 5 del Codice del Terzo Settore. È importante includere anche i settori di attività in cui opera l’ente, come ad esempio istruzione, assistenza sociale, tutela dell’ambiente
  3. Attività Principali. Elencare le attività di interesse generale che l’ente intende svolgere per perseguire le proprie finalità. Le attività devono rientrare tra quelle elencate all’art. 5 del Codice del Terzo Settore
  4. Organi Sociali. Deve essere prevista una chiara descrizione degli organi dell’ETS, delle loro competenze e delle modalità di nomina. Gli organi principali sono: l’Assemblea dei Soci, il Consiglio Direttivo, l’Organo di Controllo (obbligatorio per enti di grandi dimensioni), ed eventualmente, il Collegio dei Revisori
  5. Regole di Ammissione e Recesso dei Soci. Lo statuto deve disciplinare i criteri per l’ammissione dei soci, il loro diritto di partecipare alla vita dell’ente e le modalità per uscire dall’organizzazione
  6. Gestione Economico-Finanziaria. Deve essere descritto come l’ente gestisce le risorse economiche, specificando che non è consentita la distribuzione di utili ai soci, ma che eventuali avanzi di gestione devono essere reinvestiti nelle attività dell’ETS
  7. Durata e Scioglimento dell’ETS. Va indicata la durata dell’ente (determinata o indeterminata) e le modalità con cui può essere sciolto. In caso di scioglimento, il patrimonio residuo deve essere devoluto ad altri enti del Terzo Settore

Leggi anche: ETS: chi sono, cosa fanno e quante tipologie ha individuato la Riforma del Terzo Settore

Linee guida per redigere lo statuto di un ETS

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Per la stesura dello statuto di un ETS, che si può adattare alle specifiche esigenze dell’ente, gli elementi imprescindibili sono:

  • Articolo 1. Denominazione e Sede. Indicare il nome completo dell’ETS e la sede legale e precisare eventuali sedi operative o sezioni territoriali
  • Articolo 2. Finalità e Settori di Attività. Descrivere le finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, ed elencare i settori di intervento in cui opera l’ente
  • Articolo 3. Durata. Definire se l’ente è a tempo determinato o indeterminato
  • Articolo 4. Composizione e Ammissione dei Soci. Stabilire i requisiti per diventare socio, e specificare i diritti e i doveri dei soci
  • Articolo 5. Organi Sociali. Elencare e descrivere gli organi dell’ente, il loro funzionamento e le modalità di elezione
  • Articolo 6. Gestione Economica. Regolamentare la gestione delle entrate e delle uscite dell’ente, e indicare come saranno utilizzati eventuali avanzi di gestione
  • Articolo 7. Scioglimento. Stabilire le regole per lo scioglimento dell’ETS e la devoluzione del patrimonio residuo

Consigli Utili per Redigere uno Statuto Efficace

  1. Consulta un Esperto. Anche se si può redigere autonomamente lo statuto, affidarsi a un commercialista o a un consulente esperto in materia di Terzo Settore garantirà una maggiore conformità legale
  2. Usa un Linguaggio Semplice e Chiaro. Evitare termini ambigui o formulazioni complesse, per facilitare la comprensione e l’interpretazione dello statuto
  3. Verifica i Requisiti Normativi. Assicurarsi che lo statuto rispetti tutte le disposizioni previste dal D.Lgs. 117/2017, tenendo conto anche di eventuali aggiornamenti legislativi
  4. Personalizza lo Statuto. Adattare i contenuti alle esigenze specifiche del tuo ente, mantenendo però un impianto formale e rigoroso

Una volta redatto lo statuto, dovrai procedere con la sua approvazione da parte dell’Assemblea dei Soci e, successivamente, con la registrazione al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS). Questo passaggio è obbligatorio per ottenere il riconoscimento ufficiale come ETS e accedere ai benefici fiscali previsti.

Leggi anche: Quali sono i vantaggi fiscali delle donazioni agli ETS

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Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.

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