Alexander Zverev è considerato uno dei tennisti più forti della sua generazione. La sua prossima sfida contro Sinner rappresenta la più bella ed equilibrata che possa esserci oggi, trovandosi il tedesco nella fase di assoluta maturità della sua carriera, dopo essersi ripreso alla grande dal grave infortunio alla caviglia al Roland Garros del 2022.
Alexander Zverev, una vita dedicata allo sport
Alexander nasce ad Amburgo nel 1997, da una famiglia di origini russe in cui il tennis ha avuto da sempre un ruolo fondamentale: suo padre Aleksandr Michajlovič Zverev è un ex tennista, suo primo allenatore, la madre Irina Vladimirovna Fateeva è a sua volta tennista e allenatrice, e anche il fratello maggiore Miša intraprende la carriera di tennista.
Inizia a giocare fin da piccolo e il suo idolo è Roger Federer. Ad aiutarlo nel percorso di crescita in campo, oltre al padre anche i coach Lendl, Ferrer e Bruguera. Trascorre la sua adolescenza allenandosi tra Amburgo e la Saddlebrook Academy in Florida. Il suo esordio nell’ITF Junior Circuit risale al gennaio del 2011, e l’anno successivo vince il primo titolo in un torneo Grade 4 negli Emirati Arabi Uniti. Il primo successo in torneo di Grade A giunge nel maggio del 2013, quando batte Laslo Đere in finale al Trofeo Bonfiglio.
Disputa i primi incontri tra i professionisti a fine 2011 e nel novembre del 2012 raggiunge la prima finale in carriera al torneo ITF U.S.A., dove viene sconfitto da Florian Reynet. Nel 2014, a soli 17 anni, alza il suo primo trofeo da professionista vincendo il Challenger di Braunschweig. Nel 2017 inizia la stagione agli Australian Open e viene sconfitto al terzo turno da Rafael Nadal. I titoli conquistati in carriera sono 23, tra cui 7 Masters 1000 ma anche due ATP Finals e una medaglia d’oro olimpica.
Zverev ha sempre mantenuto in campo un atteggiamento impeccabile, fatta eccezione per uno sfogo ad Acapulco contro l’arbitro, dove ha preso a racchettate il suo seggiolino, e che gli ha costato l’espulsione immediata.
Zverev e la malattia con cui convive: il diabete
Nel 2022 Zverev annuncia di convivere con il diabete dall’età di 4 anni, e inaugura la propria fondazione che si occupa di aiutare i bambini e i giovani colpiti da questa patologia. La malattia lo costringe ad iniettarsi insulina anche durante le partite. Al riguardo si è così espresso in un post su Instagram:
Mi era stato detto che non ce l’avrei mai fatta a fare sport a questi livelli con il diabete di tipo uno. Diversi medici specialisti mi dicevano che sarebbe stato impossibile essere competitivi.
Poi, a un certo punto, ho realizzato che ero diventato il numero 2 del mondo, avevo vinto l’oro olimpico, ed era arrivato il momento di aiutare gli altri!
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