Il binomio Sanremo-Rai è destinato a durare per sempre? La kermesse è alle porte e gli avvocati dell’azienda hanno da poco depositato un ricorso contro la sentenza dei giudici del TAR ligure dello scorso dicembre, quando Carlo Conti era già pronto a lavorare per la sua edizione.
Era stato dichiarato illegittimo l’affidamento esclusivo e diretto da parte del Comune di Sanremo alla Rai per organizzare e trasmettere il Festival. Ma la Rai non ci sta.
Cosa aveva deciso il TAR della Liguria?
Facciamo un passo indietro: nel 2023 è scaduta la concessione del Comune di Sanremo alla Rai per l’organizzazione del Festival, che è rimasta fino agli anni 2024 e 2025.
In quest’occasione la società JE (Just Entertainment) guidata da Sergio Cerrutti, presidente dell’Associazione Fonografici Italiani, ha presentato una contestazione sul legame tra il marchio del Festival, di cui è proprietario il comune di Sanremo, e il programma televisivo/format gestito dalla Rai.
La sentenza del TAR, quindi, è stata chiara: il ricorso è stato accolto e sarà indetta una gara per la gestione del marchio, si legge negli atti, “il Comune dovrà procedere mediante pubblica gara, aperta agli operatori del settore interessati”, per una maggiore trasparenza.
L’edizione del 2025 è salva, dal momento che sia Carlo Conti e lo staff erano all’opera per l’organizzazione. Dal 2026, però, secondo il TAR della Liguria, Sanremo potrebbe non essere della Rai.
La risposta alla sentenza del TAR
Subito dopo la sentenza, in un comunicato ufficiale, la Rai ha spiegato la posizione attuale dell’azienda:
I giudici amministrativi hanno confermato l’efficacia della convenzione stipulata tra Rai e il Comune di Sanremo per l’edizione 2025, nonché la titolarità in capo a Rai del format televisivo da anni adottato per l’organizzazione del Festival.
Il Tar Liguria ha giudicato irregolari soltanto le delibere con le quali il Comune ha concesso in uso esclusivo a Rai il marchio ‘Festival della Canzone Italiana’, nonché alcuni servizi ancillari erogati in occasione dell’organizzazione del Festival stesso.
Inoltre, la Rai ha reso noto: “Nessun rischio, quindi, che la manifestazione canora, nella sua veste attuale, possa essere organizzata da terzi”. Adesso, però, arriva il ricorso contro la sentenza.
Il motivo del ricorso Rai
In vista del Festival di Sanremo 2025, la Rai ne rivendica la titolarità, presentando il ricorso contro la sentenza del TAR in cui si legge, come riporta “Repubblica”:
Non esiste il Festival di Sanremo senza di noi, il marchio è inscindibile dal format.
Rai informa di aver proposto appello avverso la sentenza del Tar Liguria avendo interesse a far accertare la piena legittimità delle delibere con le quali il Comune di Sanremo le aveva concesso in uso esclusivo il marchio Festival della Canzone Italiana, fermo restando che – come riconosciuto dalla stessa sentenza appellata – nessuno al di fuori di Rai è titolato a organizzare il Festival nella sua versione attuale i cui diritti spettano a quest’ultima in via esclusiva.
Il legame tra la Rai e il Festival di Sanremo e storico, sia perché il Comune ligure affida all’azienda la trasmissione, sia l’organizzazione, considerando che si lavora già un anno prima per l’edizione dell’anno seguente. Inoltre, è stato confermato Carlo Conti sia come direttore artistico sia conduttore per il 2026.
Sanremo sarà Sanremo anche senza Rai?
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