Aumenti previsti per l’assegno maternità nel 2025. La Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche della famiglia ha fatto sapere, attraverso un avviso ufficiale del 4 febbraio 2025, di un lieve incremento dovuto alla rivalutazione ISTAT dello 0,8%, tenendo conto dell’aumento del costo della vita.
L’assegno di maternità si inserisce in quelle manovre che offrono un supporto economico a tutte le famiglie che si trovano in attesa di un nuovo nato o che hanno recentemente accolto un bambino. Questo contributo mira quindi a fornire un sostegno durante i primi mesi di vita del bambino.
L’aumento, seppur molto lieve, rientra nel quadro generale delle rivalutazioni sociali per il 2025, che coinvolgono anche altre prestazioni come l’Assegno Unico e le pensioni minime.
L’assegno maternità spetta a tutte le cittadine italiane, comunitarie ed extracomunitarie in possesso di un regolare permesso di soggiorno.
Per poterne usufruire, però, è necessario soddisfare determinati requisiti.
Assegno maternità, come richiederlo e tutte le variazioni
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Il nuovo importo per l’assegno di maternità sarà di 407,40 euro mensili, per un totale di 2.037,00 euro distribuiti in cinque mensilità. Un aumento lieve, di quasi 17 euro totali.
Nel 2024, infatti, con un importo pari a 404,17 euro mensili, la somma complessiva arrivava a 2.020,85 euro.
L’incremento sarà pari allo 0,8% rispetto all’anno precedente, tenendo conto delle variazioni dei prezzi e al conseguente aumento del costo della vita.
Per il 2025, l’ISEE da tenere presente è pari ad una soglia massima di 20.382,90 euro.
Sono diversi i requisiti da soddisfare per poter usufruire dell’assegno di maternità.
Sarà necessario avere un reddito complessivo non superiore alla soglia ISEE richiesta, non beneficiare dell’assegno di maternità di competenza dell’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) per parti, adozioni o affidamenti proattivi e, inoltre, bisogna avere un’assenza di copertura o una copertura inferiore al valore dell’Assegno di Maternità ex art. 66 L. 448/98.
La domanda va presentata al Comune di residenza entro sei mesi dalla nascita del bambino o dall’effettivo ingresso in famiglia in caso di adozione di un minore.
Sarà possibile presentare la domanda anche gratuitamente presso i CAF convenzionati, con gli stessi criteri precedenti.
Tra i documenti richiesti figurano la DSU aggiornata per l’ISEE, certificato di nascita e copia del documento d’identità.
È comunque consigliato contattare il proprio Comune di residenza per ulteriori chiarimenti, in quanto sono possibili piccole variazioni tra un ente locale e l’altro.
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