martedì, 4 Marzo 2025
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Vestiti smart, cosa sono e come monitorano la salute di chi li indossa

Un gruppo di ricercatori ha progettato dei vestiti smart in grado di monitorare i parametri vitali di chi li indossa. I primi modelli saranno testati nel corso di una spedizione nell'Artico.

Andrea Gioacchini
Andrea Gioacchini
Classe '99, romano, si occupa di comunicazione editoria e giornalismo dal 2020. “Cerco pace in questo vento e scovo un soffio di lucidità” è il suo motto.

Avere dei vestiti smart che ci conoscano e si adattino a noi, quante volte ci abbiamo pensato? L’ambizioso progetto portato avanti da un team di ricercatori del Massachusetts Institute of Technology, guidati da Yoel Fink, ha visto la progettazione di capi di abbigliamento capaci di adattarsi alle nostre esigenze fisiche.

I ricercatori, il cui studio è stato pubblicato sulla nota rivista scientifica “Nature”, hanno progettato un tessuto composto da un computer autonomo programmabile sotto forma di fibra elastica.

Questo consentirà ai capi di abbigliamento di monitorare costantemente i parametri vitali di chi li indossa e, all’occorrenza, segnalare i potenziali rischi per la nostra salute.

Questi vestiti smart sarebbero quindi in grado di monitorare costantemente la nostra salute attraverso l’attività motoria che stiamo compiendo, ma vediamo nel dettaglio la ricerca.

Vestiti smart, i dettagli dello studio

La realizzazione di vestiti smart in grado di monitorare i nostri parametri è stata possibile grazie all’utilizzo dell’elastomero termoplastico, un materiale molto più flessibile di quelli normalmente in commercio.

Questa tipologia di materiale permette lo sviluppo di una fibra elastica estremamente resistente, in grado di adattarsi a qualsiasi tipo di lavaggio senza perdere nessuna proprietà.

Il comfort è dato anche dalla sua capacità di allungarsi ed estendersi di oltre il 60% rispetto alla sua lunghezza originale.

Le sue caratteristiche però non si fermano qui, anzi. Al suo interno è integrato un sistema avanzato di comunicazione Bluetooth, progettato per funzionare con un computer in fibra.

Questo permette di trasmettere dati in modalità wireless a un altro dispositivo, per monitorare e ricostruire i movimenti di colui che lo indossa con una precisione di circa il 95%.

Il coordinatore della ricerca, Yoel Fink, ha spiegato così questo passaggio:

Il corpo trasmette gigabyte di dati attraverso la pelle sotto forma di calore, suono, sostanze biochimiche, potenziali elettrici e luce,

tutti contenenti informazioni sulle nostre attività, emozioni e salute.

Sfortunatamente, la maggior parte, se non tutta, viene assorbita e poi persa nei vestiti che indossiamo.

Il nostro approccio permetterebbe di catturare, analizzare, immagazzinare e comunicare queste informazioni.

I primi modelli saranno testati nel corso della spedizione di ricerca Musk Ox II, nell’Oceano Glaciale Artico. Nel corso di questa spedizione, tutti i parametri dei partecipanti nelle diverse operazioni saranno rilevati grazie all’utilizzo di queste magliette.

Questa sviluppata dai ricercatori del Massachusetts Institute of Technology rappresenta una tecnologia avanguardistica, che potrebbe aprire nuove porte al campo dell’abbigliamento intelligente.

Leggi anche: L’intelligenza artificiale contro la violenza nei Pronto Soccorso

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Andrea Gioacchini
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Classe '99, romano, si occupa di comunicazione editoria e giornalismo dal 2020. “Cerco pace in questo vento e scovo un soffio di lucidità” è il suo motto.

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