giovedì, 13 Marzo 2025
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La Sapienza prima al mondo per studi classici: “Italia patria dell’antichità”

La Sapienza di Roma si conferma, per il quinto anno consecutivo, prima università al mondo negli studi classici. Ad attestarlo è il report QS World University Rankings by Subject.

La Sapienza di Roma si conferma ancora una volta eccellenza mondiale negli studi classici. Ad attestare il primato per l’ateneo della Capitale, per il quinto anno consecutivo, è il report QS World University Rankings by Subject, con un punteggio di 99.1 nella materia “classics and ancient history“.

La Sapienza si pone alta nell’elenco anche nelle aree tematiche “arts & humanities” e “natuaral sciences“, facendo sì che l’Italia si collochi al settimo posto per numero di voci in classifica e per numero di università presenti. Nel report a livello globale, infatti, compaiono anche il Politecnico di Milano e l’Alma Mater di Bologna.

Il primato de La Sapienza

La Sapienza si è aggiudicata il primo posto nella classifica delle migliori università al mondo, per quanto riguarda le materie classiche. È il quinto anno consecutivo che l’ateneo della Capitale ottiene tale riconoscimento, per quanto riguarda gli Studi classici e la Storia antica.

Il punteggio ottenuto è di 99.1 in “classics and ancient history“, in Archeologia si è posizionata undicesima mentre in Storia dell’arte diciottesima. La rettrice Antonella Polimeni ha commentato così il risultato raggiunto:

La conferma del primato mondiale della Sapienza negli studi classici è un riconoscimento che consolida a livello globale la concezione dell’Italia come patria della cultura classica.

Negli ultimi cinque anni sempre più studenti internazionali provenienti da nazioni e continenti distanti si sono iscritti alla Sapienza per studiare la lingua latina e la civiltà antica.

La centralità del nostro Ateneo nel sistema universitario italiano e la sua presenza nella Capitale hanno contribuito a rafforzare la reputazione dell’Università in questo campo, innescando un circolo virtuoso nel solco della vocazione internazionale di Roma, quest’anno protagonista del Giubileo.

Leggi anche: Gino Cecchettin in Sapienza: “È giusto fare ciò che ho fatto io o un genitore deve essere più invadente?”

Come è stilata la classifica

La classifica per materie stilata da QS World University Rankings by Subject prende in esame diversi indicatori, quali:

  • la reputazione accademica e quella tra le aziende basata sull’opinione di recruiter in tutto il mondo
  • le citazioni per paper, l’utilizzo dell’”H-Index” sulla prolificità di citazioni e l’impatto delle pubblicazioni
  • l’International Research Network IRN su co-autori di pubblicazioni di ricerca internazionali

Il peso di ogni indicatore varia in base alla materia e alla macro-area e, per quanto riguarda La Sapienza, sono state analizzate 55 “subjects” raggruppate in 5 aree tematiche. L’ateneo romano, dunque, si è classificato in 46 discipline, di cui 3 nella top 100, cioè “arts & humanities“, “natural sciences” e “engineering & technology“.

Per realizzare il report 2025, sono state prese in considerazione oltre 5.200 istituzioni e solo 1.747 hanno ottenuto un posto nella classifica. In testa compaiono le università americane, con 32 discipline, raddoppiando quasi il numero di materie del Regno Unito, che ne ha riportate 18.

Leggi anche: Caro affitti, studenti in tenda alla Sapienza: “Avere casa a Roma è diventato un privilegio per pochi”

Altre università europee e italiane

Tra le università europee, l’Italia si pone al secondo posto, dietro la sola Germania. Tuttavia, per quanto riguarda la performance degli atenei mondiali, a primeggiare è l’università di Harvard, la quale si è aggiudicata il primo posto in 19 discipline. In seconda posizione si trova il Mit Massachusetts Institute of Technology, primo in 12 discipline.

Per quanto riguarda l’Italia, oltre a La Sapienza, vanno citati il Politecnico di Milano e l’Alma Mater di Bologna. Nello specifico, l’ateneo milanese si è collocato al sesto posto nel settore Arte e design, rimontando di una posizione rispetto all’anno precedente, e al settimo per Architettura e Ambiente costruito. La Bocconi, invece, ricopre il settimo posto in Marketing e il decimo in Economia e Gestione. Infine, l’Università di Pisa scende dal quinto all’ottavo posto in Classici e Storia Antica.

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