martedì, 18 Marzo 2025
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La lettera di Papa Francesco: “La malattia rende più lucidi, disarmiamo la Terra”

Papa Francesco scrive una lettera indirizzata al direttore del Corriere della Sera: il testo integrale e il messaggio del Pontefice.

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.

Dopo la registrazione del messaggio vocale registrato per i fedeli e ascoltato lo scorso 6 marzo durante il Rosario a Piazza San Pietro e la prima foto diffusa dalla Sala Stampa della Santa Sede dal ricovero, Papa Francesco torna a far sentire la sua voce.

Il Pontefice, che attualmente alterna momenti di riposo, preghiera e lavoro, ha scritto una lettera indirizzata al direttore del “Corriere della Sera”, Lucio Fontana, il quale gli ha scritto precedentemente mostrando la sua vicinanza in questo delicato momento di degenza presso il Policlinico Gemelli.

Papa Francesco, quindi, ha accolto l’invito del direttore Fontana, rispondendo con una lettera data 14 marzo. Nel suo scritto il Pontefice approfondisce l’argomento tanto discusso nell’ultimo mese in prima persona, ossia le proprie condizioni di salute, collegandosi anche al tema delle fragilità umane e della guerra.

Leggi anche: Papa Francesco, diffusa la prima foto dal ricovero: “Non riceve visite, ma lavora”

Il testo della lettera di Papa Francesco al “Corriere della Sera”

Papa Francesco inizia così la sua lettera indirizzata al direttore del “Corriere della Sera”, Luciano Fontana:

Caro Direttore,

desidero ringraziarla per le parole di vicinanza con cui ha inteso farsi presente in questo momento di malattia nel quale, come ho avuto modo di dire, la guerra appare ancora più assurda.

La fragilità umana, infatti, ha il potere di renderci più lucidi rispetto a ciò che dura e a ciò che passa, a ciò che fa vivere e a ciò che uccide.

Forse per questo tendiamo così spesso a negare i limiti e a sfuggire le persone fragili e ferite, hanno il potere di mettere in discussione la direzione che abbiamo scelto, come singoli e come comunità.

La riflessione di Papa Francesco sul mondo di oggi

Papa Francesco lancia un appello a tutti coloro che lavorano nel mondo della comunicazione, ma non solo:

Vorrei incoraggiare lei e tutti coloro che dedicano lavoro e intelligenza a informare, attraverso strumenti di comunicazione che ormai uniscono il nostro mondo in tempo reale, sentite tutta l’importanza delle parole.

Non sono mai soltanto parole, sono fatti che costruiscono gli ambienti umani.

Possono collegare o dividere, servire la verità o servirsene.

Dobbiamo disarmare le parole, per disarmare le menti e disarmare la Terra.

C’è un grande bisogno di riflessione, di pacatezza, di senso della complessità.

Il Pontefice torna a parlare della guerra, indirizzando verso la strada per raggiungere e ritrovare la pace:


Mentre la guerra non fa che devastare le comunità e l’ambiente, senza offrire soluzioni ai conflitti, la diplomazia e le organizzazioni internazionali hanno bisogno di nuova linfa e credibilità.

Le religioni, inoltre, possono attingere alle spiritualità dei popoli per riaccendere il desiderio della fratellanza e della giustizia, la speranza della pace.

Infine, Papa Francesco chiude il suo intervento, invocando l’aiuto di ciascuno di noi:

Tutto questo chiede impegno, lavoro, silenzio, parole.

Sentiamoci uniti in questo sforzo, che la Grazia celeste non cesserà di ispirare e accompagnare.

Leggi anche: Papa Francesco e il racconto della malattia: com’è cambiata la comunicazione rispetto al passato

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Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.

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