Con la telefonata Trump-Putin durata oltre due ore e mezza arriva una prima tregua dall’inizio del conflitto russo-ucraino. I due presidenti hanno gettato le basi per una pace duratura.
La Russia, per il momento, non ha accettato il cessate il fuoco proposto dagli USA e già approvato dall’Ucraina lo scorso 11 marzo. Putin, però, ha intanto concordato una tregua di trenta giorni dei raid sulle infrastrutture, iniziando da quelle energetiche. Vediamo ora i punti salienti della telefonata tra Trump-Putin.
La nota della Casa Bianca
A seguito del lunghissimo colloquio telefonico la Casa Bianca ha rilasciato un comunicato in cui vengono illustrati gli argomenti di discussione tra i due leader:
Il presidente Trump e il presidente Putin hanno parlato della necessità di pace e di un cessate il fuoco nella guerra in Ucraina.
Questo conflitto non avrebbe mai dovuto iniziare e avrebbe dovuto concludersi molto tempo fa con sinceri e positivi sforzi per la pace.
Entrambi hanno concordato che deve concludersi con una pace duratura.
I leader hanno concordato che l’iter verso la pace inizierà con un cessate il fuoco per le strutture energetiche e per le infrastrutture, nonché con negoziati tecnici sull’attuazione di un cessate il fuoco marittimo nel Mar Nero, un cessate il fuoco completo e una pace permanente.
Inoltre, nella telefonata Trump-Putin i due presidenti hanno discusso in merito ai negoziati anche in Medio Oriente, come si legge ancora: “I leader hanno parlato ampiamente del Medio Oriente come regione di potenziale cooperazione per prevenire futuri conflitti. Hanno inoltre discusso della necessità di fermare la proliferazione di armi strategiche e si impegneranno con altri per garantire la più ampia applicazione possibile”.
Un altro tema di discussione è stata la posizione dell’Iran, in quanto secondo i due leader, “non dovrebbe mai essere in condizione di distruggere Israele”, ricorrendo all’uso delle armi.
Trump e Putin hanno concordato anche sul rafforzamento dei rapporti tra gli Stati di cui sono attualmente a capo, solo dopo il cessate il fuoco definitivo: “I due leader hanno concordato che in futuro un miglior rapporto bilaterale tra Stati Uniti e Russia produca enormi vantaggi. Ciò comprende rilevanti accordi economici e la stabilità geopolitica quando la pace sarà raggiunta”.
Telefonata Trump-Putin, le condizioni di Mosca per Kiev

Vladimir Putin, come accennato poco sopra, dopo aver dialogato con Trump ha accettato la proposta del cessate il fuoco di trenta giorni sulle infrastrutture, in particolare energetiche, ma ha posto alcune precise condizioni.
Nella nota del Cremlino si legge che Putin ha per porre la parola fine al conflitto e “lavorare verso la risoluzione con mezzi politici e diplomatici deve essere la completa cessazione dell’assistenza militare e la fornitura di intelligence a Kiev”.
Inoltre, Putin ha accettato anche lo scambio di 175 prigionieri di guerra e verranno trasferiti in patria anche 23 militari rimasti gravemente feriti ed è stato chiesto lo stop della mobilitazione dei soldati ucraini e il riarmo di tutte le forze.
Il presidente russo ha espresso anche gratitudine al “presidente americano per il suo desiderio di contribuire a raggiungere il nobile obiettivo di porre fine alle ostilità e alle perdite umane”. Putin ha ribadito che è “disposto a collaborare con lui per la pace”, specificando che lavoreranno a stretto contatto “gruppi esperti americani e russi che lavoreranno per raggiungere un accordo di pace”.
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