Torna l’ora legale: le lancette dovranno essere spostate un’ora avanti nella notte tra il 29 e il 30 marzo. In vigore in modo continuativo dal 1966, questo cambiamento, sebbene permetta di risparmiare molta energia, potrebbe avere numerosi effetti sulla popolazione tra cui aumento di stanchezza, confusione e irritabilità.
E da anni in Europa si parla dell’abolizione dell’ora legale ― è stato indetto un referendum nel 2018 a proposito, ma si è concluso con nulla di fatto ― ancora non è stato raggiunto un accordo.
Come affrontare allora al meglio l’arrivo dell’ora legale senza stress? A “Virgilio.it” Alessandro Miani, presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) ha spiegato come non farsi trovare impreparati e stanchi al cambio dell’ora.
I consigli da seguire per adattarsi all’ora legale
Alessandro Miani ha rivelato il motivo per cui alcune persone ‘soffrono’ maggiormente l’arrivo dell’ora legale: “Questo dipende molto dalla sensibilità individuale. Alcuni soggetti non soffrono di nulla, per altri, invece, il malessere può durare da uno a tre giorni, fino a un massimo di una settimana. […] Non ci sono, però, specifiche fasce di età che sono più o meno esposte ai disagi legati a questo cambio”.
Ecco, inoltre, alcuni consigli pratici per abituarsi fin da subito al cambio dell’ora:
Il primo consiglio è anticipare gradualmente l’orario in cui ci si corica, di 15 o 20 minuti prima al giorno nel periodo che precede il cambio dell’ora, quindi nei giorni che anticipano l’entrata in vigore dell’ora legale.
Un altro suggerimento è di non consumare sostanze eccitanti di sera, come caffeina e nicotina.
Infine, sarebbe bene mantenere una routine di sonno regolare e limitare l’uso di smartphone e device prima di andare a letto.
Ora legale, quali sono i benefici per corpo e ambiente?

Nonostante dormire sessanta minuti in meno possa interrompere la normale e quotidiana routine di sonno, l’ora legale apporta alcuni benefici, come ha evidenziato Alessandro Miani:
Il fatto di avere più luce nei pomeriggi consente di praticare più attività fisica all’aperto e stimolare una maggiore produzione di serotonina, che è agevolata dall’esposizione alla luce solare, quindi si possono ridurre ansia e stress.
Ma il vero motivo per cui è stata adottata l’ora legale è un altro, come ha affermato Miani:
Il risparmio è sempre stato il principale motivo a sostegno dell’ora legale.
Gli studi indicano che in particolare se perenne, consentirebbe ancora una riduzione delle spese, non solo strettamente energetiche, ma anche sociali e ambientali.
Da un punto di vista ambientale, secondo i dati di Terna, si potrebbero tagliare in un anno circa 200mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica, che è un gas clima-alterante.
Quanto agli aspetti sociali, esistono indicazioni che ci arrivano dagli Stati Uniti dove, negli stati nei quali è stata sperimentata l’estensione dell’ora legale, si è osservata una riduzione dei costi sociali.
La posizione dell’Europa sull’ora legale
Perché in Europa non è ancora stata abolita l’ora legale nonostante si parli di questa ipotesi da moltissimo tempo? Ecco il vero motivo secondo il prof. Miani:
Dopo il referendum di qualche anno fa, nessuno Stato ha deciso di cambiare l’attuale alternanza tra ora solare e ora legale, nonostante sia teoricamente possibile farlo a livello di normativa.
Uno dei motivi che finora ha ostacolato un cambio di decisione è il rischio di creare confusione tra ‘fusi orari’ differenti all’interno dell’Ue. […]
Ma se guardiamo all’esperienza americana, ancora una volta, capiamo che pur presenza di diversi fusi orari tra Stati differenti, è possibile mantenere gli stessi livelli di scambi commerciali senza grandi problemi.
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