Il 2025 si prospetta un anno pieno di novità in ambito medico, sono infatti 112 i farmaci in attesa di conferma da parte dall’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA). Come spiegato dettagliatamente nel rapporto Horizon Scanning 2025, pubblicato da AIFA, il parere definitivo dovrebbe arrivare entro la fine dell’anno.
La valutazione sui diversi medicinali in arrivo ha fatto emergere come 57 di essi contengano nuove sostanze attive (di cui 27 di essi destinati al trattamento di malattie rare), 35 biosimilari, 10 equivalenti e altri 10 con altre basi legali, ovvero composti da una procedura ibrida.
Dopo il record del 2024, con 114 nuovi farmaci approvati, anche il 2025 si prepara quindi ad arricchire enormemente il valore della medicina e della prevenzione.
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Nuovi farmaci nel 2025, quali sono

Sono quindi 112 i nuovi farmaci in attesa di un responso nel 2025. Un passo importante per quello che sarà un nuovo record in ambito farmacologico. La lotta alle malattie rare diventa quindi sempre più ricca, soprattutto per quanto riguarda le patologie metaboliche, neurologiche e immunologiche.
Tra le maggiori novità spiccano l’Eflornitina, destinata a ridurre il rischio di recidiva nel neuroblastoma ad alto rischio, e lo Zanidatamab, anticorpo bispecifico per il carcinoma delle vie biliari.
Contro la fibrosi cistica è invece in arrivo una nuova combinazione terapeutica. Essa promette di semplificare il trattamento dei pazienti attraverso un’unica somministrazione giornaliera.
Tra le svariate novità proposte, spicca quella che riguarda l’ambito dei vaccini, con una serie di nuovi trattamenti per la prevenzione delle malattie infettive. È in dirittura d’arrivo il monoclonale Clesrovimab, progettato con lo scopo di ridurre il rischio di ospedalizzazioni.
Sempre entro la fine dell’anno è atteso anche il vaccino per la pertosse e il vaccino polisaccaridico pneumococcico 21-valente destinato agli adulti.
Sono invece contrastanti i segnali che arrivano dai nuovi farmaci contro l’Alzheimer, riporta il Corriere della Sera. L’EMA ha dato un parere negativo circa il Donanemab, un medicinale destinato al trattamento della patologia in stato precoce, sostenendo come “i benefici non fossero sufficientemente grandi da superare il rischio di eventi potenzialmente fatali dovuti ad anomalie di imaging correlate all’amiloide, che comportano gonfiore e potenziali emorragie”.
È stato dato invece il via libera dalla Commissione europea per la messa in commercio del Lecanemab, un nuovo farmaco destinato anch’esso al trattamento precoce dell’Alzheimer.
Per quanto riguarda l’ambito dell’oncoematologia, invece, è in dirittura d’arrivo la disponibilità del Linvoseltamab. Dopo il recente parere positivo espresso dall’EMA, questo farmaco potrebbe presto diventare una nuova opzione terapeutica per i pazienti adulti affetti da mieloma multiplo recidivante e refrattario.
Ma le novità non si fermano qui. Anche in oncologia sono in arrivo nuovi importanti trattamenti. Tra questi, l’Aumolertinib, pensato per essere utilizzato in monoterapia nei casi di carcinoma polmonare non a piccole cellule in fase avanzata o metastatica.
Un altro farmaco molto atteso è il Vorasidenib, che ha ricevuto la designazione orfana e viene indicato per il trattamento di astrocitomi e oligodendrogliomi, due forme di tumori cerebrali per le quali attualmente esistono poche alternative terapeutiche efficaci.
Oltre ai nuovi medicinali, si è in attesa dell’approvazione dell’estensione di ben 61 indicazioni terapeutiche per 53 farmaci già autorizzati. Per alcuni di questi, l’EMA ha già espresso un parere favorevole nei mesi scorsi.
Infine, dal punto di vista economico, si prevedono risparmi significativi grazie all’attesa approvazione di 35 farmaci biosimilari, principalmente legati al trattamento delle patologie dell’apparato muscoloscheletrico, e all’autorizzazione all’immissione sul mercato di 10 farmaci generici.
Un importante passo nella direzione di una sanità più accessibile e sostenibile.
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