Da Larissa Iapichino a Mattia Furlani: lo sport azzurro premia la generazione Z

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L’Italia dello sport ha nuove campionesse e nuovi campioni. Sono i talenti della generazione Z, quella cresciuta durante il Covid. L’essere costretti a stare per lungo tempo a casa, forse, ha aumentato in loro la voglia di raggiungere importanti traguardi e il sogno sembrerebbe starsi realizzando.

La nuova generazione di atlete e atleti ha mostrato le proprie capacità già durante l’Olimpiade di Parigi 2024 e, da quel momento, le vittorie non si sono arrestate. Da Mattia Furlani nell’atletica ad Alessandra Mao nel nuoto, ripercorriamo i record raggiunti dai nuovi talenti dello sport azzurro.

L’Italia dello sport è sempre più giovane

La generazione Z conquista la scena e diventa l’identikit perfetto dell’Italia dello sport attuale. Molte delle atlete e degli atleti che stanno facendo la storia sportiva azzurra sono minorenni, non hanno la patente e vanno ancora a scuola, eppure conquistano titoli e medaglie di alto livello.

La nuova generazione di talenti ha vissuto il periodo più importante per la crescita di una persona, quale l’adolescenza, in lockdown, privata di aspetti rilevanti della vita quotidiana come il contatto con le altre persone o la condivisione di traguardi con i propri compagni di squadra.

Nonostante ciò, la gen Z non si è lasciata andare, conquistando un posto nella storia sportiva dell’Italia. Ecco, quindi, che diventano familiari nomi come Alessandra Mao, Sara Curtis, Larissa Iapichino o Mattia Furlani.

Leggi anche: Larissa Iapichino vince l’oro agli Europei e batte il record di mamma Fiona May

Le nuove stelle del nuoto

Sono recenti i record conquistati nel nuoto azzurro. Alessandra Mao e Sara Curtis hanno ottenuto risultati eccezionali negli ultimi Assoluti italiani di Riccione, arrivando a superare la Divina, Federica Pellegrini.

Mao, infatti, ha stabilito il nuovo record nazionale nei 200 stile libero, con un crono di 1’58”86. Allo stesso modo, Curtis ha battuto il primato di Pellegrini nei 100 della stessa categoria della collega quattordicenne, nuotando in un tempo di 53”01.

Entrambe le nuotatrici rimangono lucide rispetto ai traguardi raggiunti, consapevoli che è solo l’inizio della loro carriera. Sia Mao che Curtis, infatti, hanno dichiarato ai cronisti, dopo aver terminato le proprie gare degli Assoluti, di volersi divertire, lavorare sodo e andare sempre più lontano nel mondo agonistico.

A ogni modo, non è una novità che l’Italia primeggi nel nuoto. Novella Calligaris, per esempio, partecipò ai suoi primi Giochi Olimpici, quelli di Città del Messico nel 1968, a soli 14 anni e quattro stagioni dopo vinse una medaglia d’argento e una di bronzo a Monaco ’72, battendo tre record europei.

E poi, Benedetta Pilato, sempre a 14 anni, ha conquistato l’argento ai Mondiali del 2019. Infine, Federica Pellegrini si è posizionata seconda nei 200 stile libero all’Olimpiade di Atene del 2004, appena sedicenne.

Leggi anche: Alessandra Mao sulle orme di Federica Pellegrini: record nel nuoto a 14 anni

Le nuove leve dell’atletica

La generazione Z primeggia anche nell’atletica azzurra. Larissa Iapichino ha vinto la medaglia d’oro nel salto in lungo ai Campionati Europei Indoor di Apeldoorn, arrivando a un’altezza di 6,94 metri. In questo modo, l’atleta ha battuto di 3 centimetri sua mamma, Fiona May, che a Valencia, nel 1998, aveva vinto lo stesso titolo.

Per quanto riguarda il salto in lungo maschile, tra i nomi che si sentono maggiormente c’è Mattia Furlani. L’appena ventenne ha conquistato, lo scorso anno, il salto stagionale più lungo del mondo, pari a 8,38 metri. Tra i titoli raggiunti il premio Stella Nascente di World Athletics, prima volta per un italiano, ma soprattutto il bronzo a Parigi 2024.

Kelly Doulla, a soli 15 anni, ha corso 60 metri in 7”19, divenendo la giovane più veloce di sempre in Italia. Il primato mondiale di categoria è stato mancato di un solo centimetro. Alessia Succo, sedicenne piemontese, invece, è l’Under 18 più veloce del mondo per quanto riguarda il salto a ostacoli, superandone 60 in 8”07.

Leggi anche: Il lunghista Mattia Furlani a 20 anni oro ai Mondiali indoor: “Lo dedico a mia madre”

La generazione Z dallo sci al calcio

Rispetto agli sport invernali, la 18enne Lara Colturi si sta facendo un nome nello sci alpino. Figlia d’arte, della medaglia d’oro in superG all’Olimpiade di Salt Lake City 2002, Daniela Ceccarelli, la giovane atleta ha scelto di gareggiare per l’Albania, siccome l’Italia non le ha permesso di avere un proprio staff.

Colturi ha tempo fino all’1 maggio per cambiare tesseramento, se vuole entrare nella nazionale azzurra in occasione della prossima Olimpiade di Milano-Cortina 2026. Giorgia Collomb, invece, ha vinto l’oro nella gara a squadra ai Mondiali di Saalbach, all’età di 18 anni.

Flora Tabanelli, 17 anni, è campionessa nel mondo del big air, passando da uno switch double cork 1080 a un grab in safety. L’atleta è anche la prima donna italiana a vincere un oro mondiale nel freestyle. A esordire nel mondo del calcio sono stati il diciannovenne Simone Pafundi e il diciassettenne Francesco Camarda.

Giulia Dragoni, calciatrice della Roma in prestito dal Barcellona, è una delle migliori Under 20 d’Europa. Infine, Andrea Kimi Antonelli ha debuttato quest’anno nella Formula 1, a 18 anni. Con la Mercedes ha dimostrato le proprie capacità nella guida e nei sorpassi.

L’Italia del tennis

Nel mondo della pallavolo femminile spicca il nome di Merit Adigwe, diciottenne di Crema, vice della svedese Isabelle Haak nell’Imoco Conegliano, è in corsa per lo scudetto e la Champions, dopo la vittoria della Coppa Itala e della Supercoppa.

Per quanto riguarda il tennis, oltre al pluripremiato Sinner primeggia Federico Cinà, 18 anni appena compiuti, ha battuto l’argentino Comesaña lo scorso marzo, sul cemento di Miami. In questo modo, il tennista è diventato il secondo italiano minorenne a vincere all’esordio assoluto in un Masters 1000. Il primo, a 17 anni e 8 mesi, era stato Sinner.

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