Nel cuore del Colorado, negli Stati Uniti, esiste AMP Robotics, una realtà che unisce tecnologia e sostenibilità. Nello specifico, l’AI viene usata dalla compagnia per esaminare le immagini dei rifiuti e distinguere i materiali riciclabili da quelli da scartare.
Ciò è dato dalla messa in atto del deep learning, che permette di compiere un’analisi più meticolosa rispetto a quella condotta dagli esseri umani. In questo modo, efficienza e sostenibilità si uniscono in un connubio vincente, che rappresenta il futuro del green. Vediamo meglio come funziona la tecnologia di AMP Robotics.
La rivoluzione dell’IA nel riciclo

La tecnologia principale su cui si basa AMP Robotics è l’utilizzo di una piattaforma avanzata di intelligenza artificiale che utilizza il deep learning per esaminare le immagini dei rifiuti, distinguendo i materiali riciclabili da quelli da scartare.
La precisione è la caratteristica principale di questo sistema, che riesce a estrarre, in poco tempo, bottiglie di plastica o lattine di alluminio da mucchi di rifiuti. I robot, infatti, riconoscono i colori, le texture, le forme e i loghi degli oggetti, conferendo al processo una maggiore precisione.
Il primo problema che AMP si pone di risolvere è quello della contaminazione, che attualmente affligge i centri di riciclo. Raffinando i propri sistemi, infatti, i robot guidati dall’intelligenza artificiale potranno ridurre le impurità nei flussi di materiali riciclabili. In questo modo, verranno selezionate più risorse, con una maggiore qualità.
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Altri usi dell’AI nei centri di riciclo
Non è solo AMP Robotics a essere interessata nell’impiego dell’intelligenza artificiale nei centri di riciclo. Anche nelle aziende Greyparrot e Recycleye, infatti, l’IA viene utilizzata per ottimizzare i processi di recupero delle risorse, andando a migliorare l’economia circolare.
È da citare poi WestRock, che, grazie all’intelligenza artificiale, progetta soluzioni di imballaggio sostenibili, che non adoperino i tipici materiali plastici, preferendo alternative in fibra, più funzionali oltre che ecologiche.
Puntando sul connubio tra tecnologia e sostenibilità si inducono le persone a interessarsi maggiormente al tema del riciclo, data la risonanza sociale che sta avendo la notizia. In questo modo, l’auspicio è che si possa vivere, in un futuro prossimo, in un mondo sempre più pulito e green.
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Come funzionano nello specifico IA e riciclo
Grazie al deep learning, i robot di AMP Robotics riconoscono modelli nei segnali visivi, semplificando i processi di selezione e riducendo la possibilità di contaminazione nei flussi di riciclo. In questo modo, i materiali recuperati saranno di una qualità maggiore.
L’azienda Greyparrot, invece, traccia accuratamente i rifiuti, rappresentando un cambio di rotta verso un’economia circolare che migliori i tassi di recupero delle risorse. I sistemi di intelligenza artificiale di Recycleye, poi, conducono una selezione dei rifiuti più attenta, rafforzando la qualità dei materiali riciclati.
Il ruolo dell’IA nel riciclaggio non si limita alla selezione. Aziende come WestRock, infine, come già detto, non si concentra sulla selezione dei materiali, come le precedenti aziende, ma su alternative sostenibili degli imballaggi. Il fine è quello di ridurre la dipendenza dai plastici sviluppando alternative in fibra funzionali ed ecologiche. Così si uniscono la sostenibilità e l’usabilità.
Prospettive future
Ciò che ci si augura è che l’impiego di sistemi tecnologici, e di intelligenza artificiale, negli ambiti della sostenibilità diventi sempre più frequente e proficuo.
Secondo un rapporto di Allied Market Research, infatti, il mercato globale della gestione dei rifiuti con IA, dovrebbe raggiungere i 5,22 miliardi di dollari entro il 2030, aumentando del 14,6%. Questo sarà possibile, però, se aumenteranno anche le soluzioni di gestione dei rifiuti efficienti e le normative che promuovono le pratiche sostenibili.
Per quanto riguarda le preoccupazioni circa la sicurezza dei dati e la necessità di un’implementazione sostenibile, rimangono alcune perplessità. Innanzitutto, è necessario garantire la privacy dei dati durante l’elaborazione di enormi quantità di informazioni sui rifiuti. In seguito, bisognerà gestire al meglio il consumo energetico dei sistemi di intelligenza artificiale, per evitare di apportare dei danni all’ambiente.