Nell’ambito dei SaniDays, Tech4Fem, la prima associazione no-profit italiana rivolta al FemTech e all’innovazione nella salute delle donne, organizza, mercoledì 7 maggio, un evento esclusivo presso la Casa delle Tecnologie Emergenti a Roma Tiburtina.
L’obiettivo è quello di riunire nuove startup italiane, aziende, investitori, istituzioni bancarie, esperti di intelligenza artificiale e medicina per discutere delle sfide legate al gender gap nella sanità.
Sarà presentato in anteprima il primo report dell’Osservatorio FemTech di Tech4Fem, frutto di una collaborazione con Minerva Lab, Laboratory on Diversity and Gender Inequality, di Sapienza Università di Roma.
Lo studio si propone di mappare il settore delle tecnologie per la salute delle donne, evidenziando opportunità di crescita, criticità e cercando di diminuire il divario di genere.
Cos’è Tech4Fem

Il gender gap è una problematica che affligge numerosi Paesi a livello globale, toccando vari settori, tra cui quello sanitario.
Come evidenziato dal World Economic Forum 2024, solo l’1% degli investimenti riguardanti l’assistenza sanitaria viene destinato a soluzioni specifiche per la salute femminile, dato che mostra quanto sia ampia la disparità esistente.
In Italia, per contrastare questa disuguaglianza, nasce Tech4Fem, un’associazione no-profit che ha come missione la riduzione del divario di genere nel campo della sanità, promuovendo la salute e la prevenzione femminile, tramite tecnologia, dati e innovazione.
Il progetto è fondato e guidato da Valeria Leuti, esperta di Female Technology e divulgazione sulla salute delle donne. Come afferma lei stessa:
Il FemTech non è solo un’innovazione tecnologica, ma una leva per la crescita economica e sociale.
Investire nella salute femminile significa investire in produttività, benessere e pari opportunità.
L’intento è proprio quello di creare un ambiente in cui l’imprenditorialità, la ricerca e l’innovazione siano interconnesse e collaborino per lo sviluppo della medicina di genere e per la promozione e tutela dell’equilibrio psico-fisico femminile.
Per questo motivo è stato concepito da Tech4Fem, insieme a Minerva Lab, il primo Osservatorio Permanente sul FemTech in Italia. Come scritto sul sito di Tech4Fem, esso mira a:
- mappare le aziende e startup italiane legate al FemTech
- misurare, in base a fattori qualitativi e numerici, il settore del FemTech, offrendo spunti per potenziarlo e svilupparlo, sottolineando gli aspetti positivi e negativi
- raccontare il FemTech in Italia e le varie organizzazioni coinvolte, con l’intento di mettere in risalto il settore sia a livello nazionale che su scala globale
L’Osservatorio seguirà l’evoluzione del settore raccogliendo informazioni, tendenze e analisi di mercato, con l’intento di fornire una panoramica dettagliata delle difficoltà e delle potenzialità del FemTech italiano.
Come asserisce Valeria Leuti:
Le donne rappresentano il 50% della popolazione mondiale, ma oltre l’80% degli studi clinici viene condotto sugli uomini. Il FemTech è una risposta concreta a questo squilibrio, ma in Italia il settore è ancora poco riconosciuto e supportato.
Il nostro Osservatorio vuole colmare questo vuoto con dati e strumenti utili per istituzioni e investitori.
La mission dell’associazione è racchiusa nella parola ADVANCE che riassume efficacemente i loro obiettivi e le loro azioni: Action, Data, Visibility, Advocacy, Nurture, Collaborate, Empower.
Grazie all’impegno di realtà come Tech4Fem che è possibile affrontare e combattere il persistente divario di genere in tutti i settori, dalla salute alla tecnologia.
Con determinazione e innovazione, iniziative come questa offrono soluzioni concrete per superare le disuguaglianze e, giorno dopo giorno, costruire un futuro più equo.
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