Dopo gli annunci di marzo, arriva la conferma dalla sindaca di Roma, Virginia Raggi:
Per tutto il 2020 elimineremo la tassa per l’occupazione di suolo pubblico. Una misura che ci costerà 90 milioni di euro per aiutare i ristoratori e i tanti imprenditori che in questi mesi sono stati fermi.
Covid19 non è solo un’emergenza sanitaria, ma anche crisi socioeconomica. Molti settori sono in ginocchio dopo oltre due mesi di chiusura e altri faticano a organizzarsi per ripartire rispettando tutte le misure di sicurezza necessarie. Bloccare la tassa sull’occupazione del suolo pubblico a Roma è una scelta per andare incontro alle difficoltà di bar, ristoranti e locali, che avrebbero dovuto pagare il canone pur essendo chiusi. E un modo di agevolare un recupero dei guadagni quando si potrà tornare alla normalità.
Rinascere insieme
Dopo la lunga costrizione del lockdown avremo voglia di uscire e stare all’aperto. Le città hanno bisogno di riaprire le attività, ma sarà importante anche ricreare un nuovo e più sostenibile stile di vita per i cittadini. La sindaca parla di rinascita:
Eliminare la tassa per occupazione del suolo pubblico è un sostegno alle imprese che vogliono aiutarci a rinascere.
Sospendere la tassa costerà alla Capitale 90 milioni di euro. Una misura onerosa, ma che, secondo la sindaca, consentirà ai romani di affrontare meglio i tempi futuri. Riorganizzare gli spazi servirà a favorire l’aggregazione nelle piazze e nelle strade. Virginia Raggi:
Provo un grande sentimento di orgoglio perché sono italiana e devo fare i complimenti all’Italia perché in questi 60 giorni ha reagito benissimo a una situazione estremamente critica che mai nessuno si sarebbe sognato di vivere. E da romana, faccio i complimenti ai romani perché hanno tenuto duro nonostante le regole molto rigide e anche in questa prima fase della fase 2 i romani si sono comportati bene.
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