Mia è una gattina dal pelo rosso, ha quattro anni ed è un felino dolce e coccolone. Lo scorso giovedì è stata ritrovata in fin di vita dai suoi proprietari in via Giovanni Basile, una delle stradine di Lavinio, cittadina sul litorale romano nel comune di Azio.
Il responsabile dell’aggressione, una o forse più persone, la dinamica non è ancora chiara, è scappato via e non se ne hanno tracce. Ma sappiamo che Mia è stata brutalmente malmenata e le è stato sparato in bocca con un’arma a piombini, che le hanno forato la lingua.
Dopo l’intervento in clinica veterinaria, la gatta è entrata in coma farmacologico. Sono passati giorni, ma finalmente Francesca Passarino fa sapere a La Zampa che ora Mia è fuori pericolo. Non vede per via del trauma cranico, ma riesce a bere e mangiare. L’Enpa Roma aveva lanciato l’appello: “Chi ha visto denunci anche in forma anonima”.
Le condizioni disperate di Mia
La gatta è rimasta sull’asfalto morente mentre gli aggressori sono scappati via. Si pensa a una banda di bambini, ma non ci sono testimoni che aiutino Francesca a individuare i responsabili di tale gesto. Mia è stata trovata in condizioni disperate dal marito di lei. Era sotto una macchina, ricoperta di sangue e con la bocca aperta.
Portata al centro veterinario di Anzio, è stato scoperto che aveva un buco sulla lingua provocato da una pistola a piombini. Le è stato riscontrato anche un trauma cranico da cui si deduce che sia stata presa a calci o percossa, forse con qualche oggetto. Subito ricoverata, ha avuto le convulsioni ed è entrata in coma farmacologico. Si è risvegliata solo ieri.
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La gattina ora sta bene
Francesca ha fatto sapere che Mia si è risvegliata e sembrerebbe essere fuori pericolo. La gattina è traumatizzata, ma sta molto meglio. È a casa sua e sta mangiando, nonostante la mandibola fratturata. Ha scritto la proprietaria:
Finalmente Mia è fuori pericolo. È qui con noi, nella sua casa, ma non vede ancora a causa del trauma cranico.
Non l’hanno potuta operare alla mandibola, come i medici veterinari volevano fare, perché a causa di questo trauma non poteva subire un intervento.
Ma per fortuna sembra che la mascella piano piano si stia stabilizzando da sola. E sta molto meglio.
Adesso sta dormendo beata.
Si cercano i responsabili dell’aggressione a Mia
Le indagini per risalire agli autori del crudele gesto sono ancora in corso. E anche Enpa, Ente nazionale protezione animali, nei giorni scorsi ha rilasciato sul sito e sulla sua pagina Facebook, un appello per incoraggiare eventuali testimoni a denunciare la brutalità. Fa sapere Francesca:
Stiamo continuando le ricerche. Siamo sicuri che prima o poi scopriremo chi è stato.
Ma ora la cosa più importante è che la nostra Mia sia salva.
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