Aveva 100 anni, li aveva compiuti pochi giorni fa. In questo 2020 bisesto, funesto e ostaggio del coronavirus, se va un altro personaggio che in Italia ha fatto la storia della cultura e dello spettacolo. Addio a Franca Valeri. Attrice comica e intelligente, icona dell’autoironia al femminile, modello di modernità.
Chi era Franca Valeri
Una carriera brillante, quella di Franca Valeri, anche quando non era prima donna. Il teatro, il cinema, la radio e la televisione le devono molto. Non il contrario, perché di talenti come quello di Franca Valeri morta oggi, sono in via di estinzione. Proprio poche settimane fa, in questo 2020 che ha molto da farsi perdonare, le era stato consegnato il David di Donatello alla carriera, il primo David ricevuto dall’attrice nonostante la sua prolifica carriera al cinema, che l’ha vista lavorare con alcuni dei registi più celebri di sempre, da Fellini a Monicelli.
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Cinema, teatro e tv. Franca Valeri, una nessuna e centomila
Franca Valeri partì dal teatro, per poi approdare al cinema, negli anni Cinquanta, con Luci della verità sotto la guida di Federica Fellini. A seguire una serie di film con Alberto Sordi e Totò. Ma è in tv che Franca Valeri dà, se possibile, il meglio di sé. Da Studio Uno a Sabato Sera, con Antonello Falqui propone al Paese personaggi di una modernità disarmante. Alma Franca Maria Norsa, questo era il suo vero nome, è stata anche sceneggiatrice e scrittrice.
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Franca Valeri, 100 anni di vita piena
Franca Valeri ha vissuto una vita piena. In cento anni è sopravvissuta alla guerra, alle leggi razziali che hanno coinvolto la sua famiglia. Una vita dedicata completamente al lavoro che l’ha distratta dall’amore, come lei stessa amava dire. Non bisogna perdere tempo e occorre mordere l’attimo:
Sopravvivere è un lavoro bellissimo, secondo me.
Perché ci mancherà Franca Valeri?
Certo che Franca Valeri ci mancherà. Perché? Perché era una donna attenta agli altri, con grande passione per la musica e per gli animali. Era, come scrive Vittorio Sgarbi, la versione al femminile di Alberto Sordi. Ci mancherà perché l’Italia come la raccontava lei, nessuna mai. Ci mancherà perché le sue telefonate dei suoi sketch storici sono patrimonio culturale dell’umanità. Franca Valeri era una divulgatrice di cultura e di femminismo, all’insegna dell’umorismo. Ha insegnato a noi italiani, e non è colpa sua se abbiamo la memoria corta, l’arte dell’umorismo e la bellezza dell’ironia. Specialmente alle donne, ha insegnato a non prendersi troppo sul serio pur rispettandosi e facendosi rispettare. Senza di lei, le donne oggi sono un po’ più sole.
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Il cordoglio per la morte di Franca Valeri
La politica, il teatro, la tv, il cinema, il mondo della cultura tutto ha voluto omaggiare Franca Valeri con messaggi di cordoglio. Ma forse, uno dei più rappresentativi è quello di una donna, attrice, comica, artista completa, bella e ironica, a più voci decretata come l’erede artistica dell’indimenticabile Signorina Snob, Paola Cortellesi. Ecco il suo tweet:
Da generazioni, in ogni italiano che conosca (o riconosca) l’umorismo, c’è un po’ di te. Arrivederci Franca.