“Ciao! Siamo la famiglia Barberis. Da 17 anni ogni estate, grazie a congedi parentali e telelavoro, ci trasferiamo due mesi in barca”. Così si apre il sito di una famiglia lombarda composta da due genitori e tre bambini, con il mare nel sangue. Loro hanno fatto una scelta: vendere la propria casa di Milano, mollare tutto e vivere in barca a vela in giro per il mondo, per un anno. Un cambio radicale di vita come esperimento.
Mollare tutto per vivere in barca a vela
La loro vita a bordo è raccontata in un sito, www.shibumi.it. Sono Stefano Barberis, fisico nucleare di Lecco che ha preso un’aspettativa dal lavoro, la moglie Sara Rossini, quarantenne sviluppatrice di collezioni di tessuti stampati e i loro tre figli di 11, 8 e 3 anni, insieme al loro cane. Hanno deciso di mollare la loro vita quotidiana per vivere in barca a vela per un anno, almeno. Ecco che cosa hanno dichiarato:
C’è chi lo chiama downshifting, chi proclama un perentorio “basta, cambio vita!” Chi lo fa per fuggire o chi per ritrovare se stesso e c’è chi cerca un contatto con la natura. E per noi? Un po’ il mix di tutto questo.
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Vivere in barca a vela, un sogno possibile
La famiglia Barberis vuole viaggiare intorno al mondo e vivere in barca a vela, non sanno ancora per quanto tempo. Saranno gli eventi a decidere per loro. Sarebbero dovuti partire a Luglio ma il Coronavirus ha fatto saltare tutto. Il momento di mollare tutto è finalmente arrivato. Si salpa dalla Liguria verso l’Atlantico passando per le Baleari. Chiunque potrà seguire questa incredibile ma reale avventura attraverso i social come la famiglia Barberis instragram con il profilo della Sailing Shibumi.
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Famiglia in barca a vela, spedizione scientifica
Il viaggio sarà un esperimento. Non sarà solo un viaggio in famiglia ma una spedizione scientifica. Saranno Stefano e Sara a provvedere all’istruzione dei figli in questo anno sabbatico in barca a vela, in maniera autonoma ed efficiente, come indipendente ed efficiente sarà la vita in barca tra pannelli solari, impianto eolico e cambusa. La barca sarà un floating lab e centro di raccolta dati sull’ambiente e sulle microplastiche. Come spiegano i Barberis nel loro progetto, è un modo per sensibilizzare all’uso intelligente delle risorse e divulgativa per i loro figli. La famiglia di velisti metterà anche alla prova la didattica a distanza e dicono:
Funzioneremo per la scuola come un laboratorio in mare.