Alex Zanardi presenta progressivi miglioramenti ma il quadro generale resta complesso e la prognosi riservata. In programma un nuovo intervento chirurgico al viso. Il San Raffaele di Milano riferisce come sta Alex Zanardi.
Come sta Alex Zanardi
Come sta Alex Zanardi? È una domanda che in molti si pongono. Non per pura curiosità o per fare conversazione, ma perché agli italiani e non solo sta davvero a cuore la salute del campione di handbike, vittima di uno spaventoso incidente avvenuto lo scorso 19 giugno nel senese. L’ospedale San Raffaele di Milano, dove Alex Zanardi è ricoverato, parla di progressi significativi ma il quadro clinico rimane complesso. Ecco la nota del nosocomio milanese:
Zanardi sta affrontando un percorso di cure sub-intensive, ha iniziato un ulteriore percorso chirurgico volto alla ricostruzione del cranio facciale. Da diversi giorni è sottoposto a sedute di riabilitazione cognitiva e motoria.
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Alex Zanardi, i medici e la famiglia tifano per lui
Accanto ad Alex Zanardi, l’affetto della moglie Daniela e del figlio Niccolò Zanardi che confidano nella tempra forte del campione. A seguire il decorso ospedaliero dallo scorso 24 luglio, una équipe multidisciplinare coordinata dai professori Luigi Beretta, direttore della Neurorianimazione, Mario Bussi, direttore di Otorinolaringoiatria, Sandro Iannaccone, direttore della Neuroriabilitazione, e Pietro Mortini, direttore della Neurochirurgia.
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Per Zanardi un nuovo intervento
Secondo la nota dell’Ospedale San Raffaele, Alex Zanardi ha iniziato un ulteriore percorso chirurgico volto alla ricostruzione del cranio facciale. Dopo un primo intervento eseguito con successo, alcuni giorni fa, dal professor Mario Bussi, è già in programmazione per le prossime settimane, un secondo intervento che sarà eseguito dal professor Pietro Mortini. L’ospedale aggiunge:
Da diversi giorni Alex Zanardi è sottoposto a sedute di riabilitazione cognitiva e motoria, con somministrazione di stimoli visivi e acustici, ai quali il paziente risponde con transitori e iniziali segni di interazione con l’ambiente. A fronte di questi progressi significativi, permane un quadro clinico generale complesso, sulla cui prognosi è assolutamente prematuro sbilanciarsi.