Il presidente della regione Sardegna, Christian Solinas, dovrebbe annunciare nelle prossime ore quali saranno i provvedimenti per frenare l’aumento dei contagi da coronavirus nell’isola. Si ventila una possibile chiusura in Sardegna. Meglio, si è parlato di un possibile “Stop&Go” di 15 giorni per le attività principali, comprese la chiusura di porti e aeroporti, ma sfuggono i dettagli. Solinas, presente alla riunione dei capigruppo che si è tenuta questa mattina in videoconferenza, ha proposto a tutti i presidenti dei gruppi la convocazione di un vertice con il Comitato tecnico scientifico sardo che dovrebbe tenersi tra domani mattina.
I possibili scenari di una chiusura in Sardegna
Per domani è previsto l’incontro tra il Cts e il Consiglio regionale. Il primo scenario, quello più duro e sostenuto dal governatore Solinas e dal Comitato, prevede una chiusura totale della durata di 15 giorni. Chiusura in Sardegna che arriverebbe proprio nei giorni in cui 156 comuni sono chiamati al voto, tra il 25 e 26 ottobre. Si fermeranno le attività non essenziali e contestualmente, si legge nella nota istituzionale, ci sarà “chiusura anche di porti e aeroporti”. Al momento però non ci sono interlocuzioni aperte con le autorità regionali. La seconda ipotesi prevede un coprifuoco, in linea con quanto altre regioni, Lazio, Campania e Lombardia, stanno già facendo. Si avranno limitazioni a orari di bar e ristoranti, didattica a distanza e contenimento degli spostamenti non indispensabili da comune a comune.
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Dati contagi regione Sardegna
Secondo la fondazione Gimbe nell’ultima settimana l’isola è al terzo posto nazionale con 225 casi su 100 mila abitanti, un aumento del 22,3%. Ricoveri e i malati gravi: 2,1 ogni 100 mila abitanti. Nella Regione in tutto si contano 236 ricoverati, 36 dei quali in terapia intensiva. Sono 3.539 le persone in isolamento. A Cagliari, all’ospedale Santissima Trinità, entro il fine settimana verrà aperto il quinto reparto Covid. A settembre era solo uno.
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