Come ogni anno da ben ventidue, anche per il 2020, arriva la classifica annuale sulla qualità della vita nelle province italiane di ItaliaOggi e Università La Sapienza di Roma. E neanche la graduatoria è immune al Covid. Le province più colpite, soprattutto dalla prima ondata, perdono posizione, mentre le province del Nordest guadagnano la top ten. Foggia ‘vince’ l’ultimo posto, mentre la vera sorpresa arriva da Ascoli Piceno che, scalando ben 37 posizioni, arriva in quinta posizione.
Dove si vive meglio in Italia: la classifica
Tra i parametri si considerano: lavoro, tenore di vita, sicurezza, ambiente, istruzione, formazione, tempo libero e turismo. Le città nelle quali il tenore di vita viene considerato buono per almeno cinque di queste variabili vanno in cima. A Pordenone, prima classificata, seguono Trento, Vicenza, Padova e Ascoli Piceno. E a stupire è proprio quest’ultima, la città marchigiana, che quest’anno fa il salto più importante e scala verso la vetta. Gli effetti del virus sono invece evidenti su Bergamo, Lodi, Piacenza e Cremona che perdono drasticamente posizione. A queste ultime si aggiunge anche Milano che, seppur prima per reddito e ricchezza, dal 29esimo passa al 45esimo posto.
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Qualità della vita, Sud fanalino di coda
Su 107 province, 60 hanno dato risultati positivi. Tuttavia, il divario tra nord e sud sembra ancora incolmabile. Si registra, ancora, che circa il 42,5% della popolazione vive tutt’ora in condizioni di qualità scarsa o insufficiente, soprattutto al Sud del paese dove il 60,1% finisce al di sotto della soglia accettabile. Tristi notizie quindi per l’Italia meridionale e insulare, al fondo del ranking con Agrigento, Crotone e Foggia, ultime tre in classifica.
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