Lunedì Verde: un giorno a settimana senza consumare carne né pesce.
In Francia, da 500 personalità arriva un appello al Governo: istituire una giornata a settimana in cui rinunciare al consumo di prodotti animali per introdurre gradualmente la popolazione a un alimentazione sostenibile, attenta alla salute dell’uomo, alle bestie, ma anche all’ambiente.
Un’iniziativa che raccoglie, ovviamente, subito la benevolenza di vegetariani e vegani, ma che rischia la ferrea opposizione di coloro che invece della carne o del pesce fanno almeno un pasto quotidiano. Ma è possibile cambiare abitudini? E soprattutto, c’è qualcosa di sbagliato nel farlo?
Lunedì Verde, l’iniziativa di scienziati, artisti e ambientalisti
Arriva da 500 personalità francesi, tra cui scienziati, artisti e ambientalisti, la proposta di un esperimento volto a cambiare gradualmente, e almeno in parte, le abitudini alimentari della popolazione. Non si tratta di una campagna di sensibilizzazione, il movimento è così ben strutturato e organizzato che ci saranno studiosi a monitorare, se si verificherà, l’effettivo cambiamento della routine di approvvigionamento dei francesi.
Il Lunedì Verde, l’iniziativa made in France lanciata su Facebook, punta a introdurre la popolazione a un’alimentazione più attenta e rispettosa dell’ambiente. Rinunciare anche solo un giorno a settimana a carne e pesce significa molto quando si parla di tutela e salvaguardia del nostro ecosistema.
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Perché il Lunedì Verde?
In Francia, ma ovviamente non solo, quasi il 100% della carne prodotta e consumata deriva da allevamenti intensivi, allevamenti che di fatto per sussistere hanno bisogno di ingenti quantità di risorse e di acqua. Non è tutto, il bestiame che va finire sui nostri piatti e delizia i nostri palati necessita di spazio in cui vivere, aree per la maggior parte ottenute da intense opere di disboscamento e deforestazione.
Per i promotori del Lunedì Verde la situazione è drammatica e necessita di un intervento repentino e diretto, volto innanzi tutto a rendere l’intero popolo consapevole non solo della problematica, ma soprattutto del fatto che per iniziare ad affrontarla e risolverla basta davvero poco.
Le verdure oltre ad essere salutari costano poco in termini di impatto ambientale, questa è lezione. Riusciranno i francesi a cambiare, almeno un po’, la loro dieta?
E il Lunedì Verde in Italia?
L’iniziativa francese lascia inevitabilmente immaginare lo stesso esperimento nello scenario italiano. Affezionati e fautori della dieta mediterranea risulta difficile per molti immaginarla senza carne e pesce. Eppure, c’è così tanto altro che rende la nostra alimentazione unica e sana che si dovrebbe piuttosto pensare alla proposta come un modo per riscoprire altri prodotti, e magari farne qualcosa di nuovo.
Troppo spesso si pensa alle problematiche ambientali come qualcosa di lontano e futuro, e si trascura invece che i suoi effetti sono quanto mai attuali e drammatici per le prossime generazioni. Sarebbe davvero così assurdo chiedere anche gli italiani di rinunciare, anche solo un giorno, a mangiare animali? Eppure, una dieta sostenibile potrebbe salvare il mondo.
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