Considerata la mascherina dei vip perché adottata da diverse federazioni sportive, la U-Mask è diffusissima in Parlamento, la indossano Chiara Ferragni e Fedez e si trova negli shop di grandi marchi automobilistici.
Si dice che al suo interno ci sia una molecola in grado di distruggere i batteri. Eppure, dopo il servizio di Striscia la Notizia e l’esposto di una ditta concorrente, la procura ha disposto il sequestro delle mascherine nelle farmacie e nella sede della società per analizzane la reale capacità di filtraggio.
La società si difende: “Il nostro prodotto rispetta le norme”.
U-Mask, Striscia La Notizia: “Le mascherine dei vip? Filtrano meno di quelle da 50 centesimi”
L’inchiesta di Striscia la Notizia di Moreno Morello ha portata alla luce il caso delle U-Mask.
Poi, si è occupato delle Invisimask, mascherine trasparenti riutilizzabili a uso medico CE, che avrebbero mostrato una capacità di filtraggio che si attesta intorno al 45%, la metà rispetto a quella stabilita per legge.
Poi, è stato il turno delle U-Mask. I dispositivi di tessuto colorato con un filtro intercambiabile all’interno, in voga tra vip e sportivi.
Secondo Morello, grazie alle analisi effettuate, anche queste avrebbero un’efficacia inferiore a quanto stabilito dalla legge.
Inoltre, secondo Morello, nonostante in farmacia il costo delle U-Mask sia di € 33,60, le mascherine proteggerebbero meno di quelle da 50 centesimi.
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U-Mask, sequestrate le masherine biotech
Dopo il servizio di Striscia e dopo un esposto di una ditta concorrente con gli allegati degli esiti delle analisi di laboratorio sul filtraggio delle mascherine, la Procura di Milano ha disposto il sequestro delle U-Mask in dieci farmacie milanesi e nella sede della società di 15 mascherine complete di 5 filtri, per effettuare le analisi sulla loro effettiva capacità di filtraggio.
L’inchiesta, coordinata dai procuratori aggiunti Tiziana Siciliano ed Eugenio Fusco, è stata affidata alla Polizia locale e alla polizia giudiziaria del dipartimento Salute, Ambiente e Lavoro.
L’esposto della una ditta concorrente dimostrerebbe che la capacità di filtraggio della mascherina biotech con il filtro di 150-200 ore sarebbe del 70/80 % a fronte del 98/99 % dichiarato ufficialmente.
Per questo motivo, l’amministratore della filiale italiana della società U-Mask è indagata per frode nell’esercizio del commercio.
U-Mask, la società si difende: “Le nostre mascherine rispettano le norme”
La società indagata è tranquilla sul proprio operato ed è certa che le indagini faranno emergere la correttezza del loro lavoro:
Le indagini chiariranno la trasparenza del nostro operato.
Abbiamo collaborato attivamente con gli inquirenti, fornendo tutta la documentazione richiesta. Ribadiamo che il prodotto U-Mask rispetta pienamente le norme e le leggi in materia.
Inoltre, la società dichiara di aver già inviato, a suo tempo, al Ministero della Salute tutta la documentazione tecnica delle mascherine, e, che ne aveva disposto l’approvazione e la registrazione come dispositivi medici di classe uno.
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