Oggi, 9 febbraio, si parlerà di cyberbullismo a partire dalle 10, in una diretta streaming sul sito poliziadistato.it, cuoriconnessi.it e sul canale ufficiale YouTube della Polizia di Stato. L’evento è #cuoriconnessi, in occasione del Safer Internet Day, giornata mondiale per la sicurezza in rete.
Inoltre, da un sondaggio condotto dalla Polizia di Stato emerge che il 55% degli adolescenti è favorevole a un patentino per il web per un maggiore sicurezza sui social e su Internet.
Cyberbullismo, la proposta della polizia: patentino per il web
La Polizia di Stato ha condotto con il Safer Internet Center Italiano, coordinato dal ministero dell’Istruzione – curata da Skuola.net, Università degli Studi di Firenze e Sapienza Università di Roma, un sondaggio sul cyberbullismo.
Fra i 2.475 adolescenti delle scuole secondarie, 1 su 4 ritiene che la patente per il web dovrebbe essere obbligatoria. Nella fascia d’età dei più piccoli, 11-13 anni, 1 su 3 lo ritiene obbligatorio. Inoltre per il 40,5% di coloro che hanno risposto al sondaggio, l’ingresso ai social media dovrebbe essere a 14 anni, per il 14,5% dovrebbe essere 16 anni.
La Polizia di Stato commenta i risultati al sondaggio sul cyberbullismo come se:
Una porzione non trascurabile di nativi digitali è consapevole della necessità di formarsi adeguatamente prima di entrare in rete in sicurezza.
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Cyberbullismo, l’iniziativa della polizia Cuori Connessi
Oggi si parlerà di cyberbullismo. All’evento digitale Cuori Connessi partecipano 3.000 scuole di tutta Italia e oltre 200.000 studenti. Durante la diretta verrà trasmesso un docufilm che narra la storia vera di un’adolescente vittima di cyberbullismo.
L’evento è moderato dal giornalista Luca Pagliari e interverranno il Capo della Polizia- Direttore generale della Pubblica Sicurezza Franco Gabrielli, il Capo Dipartimento per le Risorse umane, finanziarie e strumentali del MIUR Giovanna Boda, l’Amministratore Delegato di Unieuro Giancarlo Nicosanti e il Direttore del Servizio Polizia Postale e delle comunicazioni Nunzia Ciardi.
Nunzia Ciardi, Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni dichiara che il cybercrime è in continua evoluzione e l’attività della Polizia Postale non conosce sosta:
Affrontiamo casi di sexting, grooming, body shaming e cyberbullismo, solo per citare alcuni fenomeni: in quanto Polizia di Stato, riteniamo importante ribadire il nostro massimo impegno nel tutelare le vittime di situazioni complesse e talora drammatiche.
Spesso le vittime di cyberbullismo vivono situazioni di profonda solitudine e possono quindi tardare nel rivolgersi alle autorità competenti.
Desideriamo esortarle affinché lo facciano con tempestività.
Dopo l’evento e dopo il successo del primo libro #cuoriconnessi, sarà disponibile il nuovo libro, distribuito gratuitamente in 200.000 copie presso i punti vendita Unieuro, “#cuoriconnessi. Cyberbullismo, bullismo e storie di vite online. Tu da che parte stai?”, una nuova raccolta di dieci storie vere di cyberbullismo.
Cyberbullismo, nel 2020 una crescita di reati del 77%
Il cyberbullismo è aumentato: è questo quel che è emerso nel 2020 con una crescita del 77%, rispetto al 2019. I reati sono: la pedopornografia, l’adescamento, il cyberbullismo, la sextortion, le truffe online, furto di identità digitale. In particolare, c’è un incremento del 132% dei casi di pedopornografia online e il 90% delle persone indagate.
Nel 2020, si registra un altro dato molto grave: un maggior numero di giovani vittime al di sotto della fascia di età di 10 anni. Nel 2018 i casi denunciati erano stati 14, 26 nel 2019 e 41 casi di vittime sotto i 10 anni nel 2020.
Preoccupante il fenomeno della sextortion o ricatto sessuale che consiste nel minacciare di rendere pubbliche le informazioni private di una vittima a meno che questa non paghi dei soldi all’estorsore. In un’era digitale come la nostra, le informazioni potrebbero includere frammenti di messaggi di testo sessuali, foto private e anche video.
Questo fenomeno che fino a pochi anni fa riguardava minori dai quattordici anni in su, nel 2020 è sceso nella fascia di vittime inferiori a 13 anni. Su 14 casi 4 casi, riguardano, purtroppo, minori nella fascia d’età 0-9 anni.
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