Il Presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi è stato convocato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alle 19 al Quirinale per sciogliere la riserva. Draghi, atteso in piazza del Quirinale da un nutrito numero di giornalisti, è arrivato a bordo di una Volkswagen nel cortile d’onore in perfetto orario ed è poi salito nello studio di Mattarella.
Chi si aspettava una cartellina o un blocco note con la lista dei ministri è rimasto sorpreso vedendo l’ex governatore della BCE a mani vuote. Si suppone che i nomi siano stati annotati su dei piccoli fogli nel taschino della giacca. La Costituzione infatti all’articolo 92 recita “Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri”.
Mario Draghi rivolgendosi ai pochi presenti ha letto i nomi dei ministri
Dopo un colloquio durato circa 41 minuti il segretario Generale del Quirinale Zampetti si è rivolto ai giornalisti precedendo il Presidente Draghi. L’incontro con la stampa è avvenuto nel Salone delle Feste del Quirinale, dove erano presenti 15 giornalisti estratti a sorte per prevenire assembramenti. Anche la sede dell’incontro con la stampa è cambiata, non più la Sala alla Vetrata ma quella più ampia delle Feste. I nomi comunicati questa sera che costituiranno il Governo Draghi:
Ministri senza portafoglio
Federico D’Inca rapporti con il Parlamento
Vittorio Colao: Innovazione tecnologica e transizione digitale
Renato Brunetta: Pubblica Amministrazione
Maria Stella Gelmini: Ministro affari generali e autonomie
Mara Carfagna: Ministro per il sud e la coesione territoriale
Fabiana Dadone: Ministro alle politiche giovanili
Professoressa Elena Bonetti: ministro alle pari opportunità e famiglia
Erica Stefani: Ministro per la disabilità
Massimo Garavaglia: Ministro per il coordinamento delle iniziative del turismo e diventerà con portafoglio.
Ministri con portafoglio
Ministro affari Esteri riconfermato Luigi Di Maio
Ministro dell’Interno riconfermata Luciana Lamorgese
Ministro della Giustizia sarà l’ex presidente della Corte Costituzionale Marta Cartabia
Alla Difesa è stato riconfermato Lorenzo Guerini
Ministro per l’economia e finanze sarà Daniele Franco
Ministro per lo Sviluppo economico sarà Giorgetti
Ministro per le politiche agricole, alimentari e forestali Stefano Patuanelli
Ambiente, di seguito denominato ministro per la transizione ecologica con competenza in materia energetica, sarà il prof. Roberto Cingolati
Ministro delle infrastrutture sarà Enrico Giovannini mentre del Lavoro Andrea Orlando. All’istruzione Patrizio Bianchi e all’Università la professoressa Cristina Messa
Ai Beni e attività culturali e turismo che sarà denominato ministro per la cultura è stato riconfermato Dario Franceschini
Anche alla Salute riconfermato Roberto Speranza
Sottosegretario alla presidenza del Consiglio sarà Roberto Garofoli.
Governo Draghi, tre ministri sono di Forza Italia
Ci sono 3 ministri di Forza Italia, Brunetta, Gelmini e Carfagna e 3 della Lega, Garavaglia, Giorgetti e Stefani.
Come previsto dagli articoli 93 e 94 della Costituzione il Presidente del Consiglio e i Ministri devono prestare giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica e ottenere la fiducia delle camere. Solo a quel punto il governo entra nel pieno delle sue funzioni anche se il tradizionale scambio della campanella, solitamente, avviene prima del passaggio parlamentare.
Il Governo Draghi, alla prova della fiducia, dovrebbe godere di una maggioranza tra le più ampie della storia repubblicana. Le sfide principali che attendono il governo sono la lotta alla pandemia, il piano vaccinale e il recovery fund.
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Draghi, le prossime tappe
Dopo aver lasciato il Quirinale il presidente Draghi andrà a palazzo Giustiniani per incontrare la Presidente del Senato Casellati, poi a Montecitorio per vedere il Presidente della Camera Fico e infine a Palazzo Chigi per coordinarsi con il suo predecessore Giuseppe Conte.
Da quanto annunciato da Zampetti il giuramento avverrà sabato 13 febbraio in mattinata e per prevenire contagi nell’era Covid non ci saranno i parenti dei ministri.
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