C’è chi realizza le feste a tema e decide di proiettare gli invitati in una diversa collocazione spazio-temporale, che può essere un altro Paese o un particolare decennio.
Senza farlo apposta è quello che è accaduto a Treviso dove una coppia, per ovviare al problema degli assembramenti, ha deciso di realizzare un matrimonio drive-in, in pieno stile anni 80.
Matrimonio drive-in, la scelta intelligente
Domenica 7 febbraio una coppia di trevigiani di Asolo, Giulia Florian e Paolo Bavaresco, è convolata a nozze riuscendo a mantenere distanziati ben 180 invitati.
La cerimonia si è svolta dapprima in una chiesa, dalla capienza tale da poter contenere tutti gli invitati. Poi si è passati al rinfresco, in modalità drive-in.
Non c’erano molte alternative per gli sposi, o rinviare le nozze o ridurre drasticamente il numero degli invitati. Ma Giulia e Paolo nel loro giorno più bello ci tenevano a festeggiare insieme a tutte le persone a cui volevano bene, e queste non erano poche.
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Lunch box, una borsetta take away per il matrimonio drive-in
Il rinfresco si è svolto in un’area predisposta ad ospitare 56 auto, davanti alla Baita degli Alpini, a Villa d’Asolo. Nulla però è stato lasciato al caso.
La giovane coppia ha realizzato una planimetria semicircolare, con indicate tutte le postazioni delle vetture. Al centro è stato sistemato un gazebo per gli sposi con i fiori e la torta.
Al lavoro una decina di camerieri, intenti nel distribuire calici di vino, cocktail analcolici, fritture, biscotti salati e stuzzicherie varie, tutto tramite i finestrini abbassati. Poi un lunch box, una sorta di borsetta take-away per il pranzo di nozze, a base di paella o lasagna.
Non sono mancati i palloncini, nastri bianchi e colpi di clacson per festeggiare gli sposi.
Il matrimonio drive-in può rappresentare una soluzione per tutti coloro che durante la pandemia vogliono comunque sposarsi, senza per questo dover rinunciare alle nozze con tanti invitati.
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