Il 15 marzo 2019 giovani adolescenti e parte della società civile sono scesi in piazza per la prima grande marcia internazionale a favore del clima. Hanno partecipato 1,6 milioni di persone in 2233 città di 131 paesi in tutto il mondo. Milioni di studenti hanno saltato le lezioni per scioperare e chiedere ai loro governi azioni contro i cambiamenti climatici. È nato così il movimento #FridaysForFuture. Quei giovani hanno svegliato gran parte del mondo con i loro scioperi pacifici del venerdì. E ora milioni di adulti si stanno unendo a loro, formando un’enorme ondata che darà il via a nuove azioni in tutto il mondo. In coincidenza col vertice delle Nazioni Unite, è attualmente in corso la settimana dello sciopero globale per il clima, Global Climate Strike. E la partecipazione è sorprendente: New York, Melbourne, Kyiv, Klerksdorp, Amburgo, San Francisco, Mexico City, Jakarta, Berlino, Vanuatu, Londra e Nuova Dheli sono solo alcuni dei luoghi in cui le marce sono già iniziate. Sul sito ufficiale dell’evento una mappa aggiornata in tempo reale segnala tutte le località in cui le manifestazioni sono attive, dove altre si stanno organizzando e informa su tutte le iniziative che si stanno svolgendo. Il mondo, letteralmente, si sta coordinando per mandare un messaggio chiaro alle leadership: l’urgenza della crisi climatica richiede un nuovo approccio e una risposta incentrata su diritti umani, equità e giustizia. A chiare lettere sul sito di coordinamento si legge:
Questa settimana sarà storica. In oltre 150 paesi, le persone si stanno mobilitando per sostenere i giovani scioperanti del clima e chiedono la fine dell’era dei combustibili fossili. La crisi climatica non aspetta. Quindi neanche noi.
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Anche in Italia: gli eventi in programma
Il 27 settembre sarà giornata di scioperi anche in Italia. Sulla mappa sono segnalate manifestazioni a Torino, Brescia, Treviso, Bologna, Volterra, Ancona, Roma, Termoli, Napoli, Bari, Lecce, Potenza e Cagliari. Nella Capitale è stato organizzato anche un flash mob per supportare lo sciopero globale. Sul Ponte della Musica, in Trastevere, l’evento “PONTI APERTI-Un suono di cambiamento” si svolgerà in concomitanza con flash mob musicali su ponti di altre città europee. Organizzato da DiEM25, movimento paneuropeo democratico che ha fatto della lotta ai cambiamenti climatici uno dei pilastri della sua agenda, l’evento vuole contribuire ad avvicinare i cittadini europei alla lotta contro i cambiamenti climatici attraverso la musica:
Quando le parole sono mute di fronte all’emergenza climatica, il linguaggio universale della musica può veicolare l’urgenza di agire subito per fermare l’innalzamento del riscaldamento globale e mettere in campo azioni di adattamento al nuovo regime climatico.
Come Greta Thunberg ha coraggiosamente suggerito:
La crisi climatica è già stata risolta. Abbiamo già tutti i fatti e le soluzioni. Tutto quello che dobbiamo fare è svegliarci e cambiare.
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