Donna carabiniere salva dal suicidio madre di tre figli. Una storia di speranza e solidarietà arriva da Perarolo, un piccolissimo comune in provincia di Belluno, nei pressi di Cortina d’Ampezzo. Sono le otto di questa mattina quando un cittadino chiama il 112: c’è una donna con le gambe a penzoloni su un ponte di tipo tibetano, che unisce i due lati di un canalone profondo più di 80 metri.
I primi a giungere sul posto sono i Carabinieri della Compagnia di Cortina d’Ampezzo, che comprendono subito come la donna non sia un’escursionista in pericolo: vuole semplicemente farla finita. E lo si capisce anche dal fatto che ha già scavalcato le protezioni laterali e si regge poggiando i piedi su uno dei tiranti che impedisce il ribaltamento del ponte: praticamente è sospesa nel vuoto.
Donna carabiniere salva dal suicidio madre di 3 figli: dietro la decisione di farla finita problemi economici
A quel punto, una carabiniera, Martina Pigliapoco, esperta in questo tipo di interventi, si fa coraggio e si avvicina alla donna. Tra le due inizia un dialogo: la militare cerca di comprenderne i problemi e conoscerne la vita. Viene fuori che la donna sospesa nel vuoto è madre di tre figli, originaria del trevigiano e che ha deciso di farla finita per motivi personali, probabilmente legati a problemi economici: la sua paura è di non riuscire a pagare le spese necessarie per l’istruzione e le esigenze delle tre figlie.
Non fa avvicinare nessuno, si agita e urla di non voler parlare, se non con la giovane donna carabiniere: in un primo momento non sembra intenzionata a cambiare idea riguardo la decisione di farla finita. Così, per tranquillizzarla, il carabiniere Martina Pigliapoco si siede sul ponte assieme a lei, accorciando le distanze. Le due parlano di tutto, fino a toccare l’argomento figli, su suggerimento del militare negoziatore esperto in questo tipo di trattative, giunto sul posto senza poter intervenire, per espresso volere della donna.
Donna carabiniere salva dal suicidio madre di 3 figli: l’abbraccio finale tra le due donne
Nel momento in cui si è parlato di figli, la confusione della donna è sembrata per un attimo svanire: la carabiniera ha fatto leva sull’importanza della figura materna, sul bisogno di amore delle tre ragazze, sui sensi di colpa che avrebbe innescato in loro uccidendosi.
Sarà questo a convincere la donna sospesa nel vuoto a desistere e a scavalcare nuovamente il parapetto, questa volta per mettersi in salvo. La scena si è conclusa con l’abbraccio tra le due donne. La signora ha ringraziato Martina Pigliapoco, che poi, intervistata da Fanpage.it, ha dichiarato: “Ci siamo strette forte e abbiamo pianto insieme. Una vittoria per entrambe”.
Leggi anche: Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio, 5 pregiudizi da cambiare subito