Attacco hacker alla Siae: la società italiana autori ed editori è stata colpita da un ransomware, ovvero un attacco hacker da parte del gruppo Everest. Nello specifico, sono stati sottratti 60 Gigabyte di dati di artisti, tra cui informazioni sensibili come carte di identità, patenti, tessere sanitarie e indirizzi.
Una parte di essi, pari a circa a 28 mila documenti, è stata già esfiltrata e pubblicata sul dark web per essere venduta. Alla Siae, tramite una mail, sono stati richiesti 3 milioni in bitcoin per bloccare la pubblicazione dei documenti, ma a questa proposta non verrà dato seguito, data anche l’impossibilità di ricevere garanzie concrete di non-diffusione delle informazioni.
Attacco hacker alla Siae, il dg Blandini: “Non pagheremo”
Attacco hacker alla Siae, già vittima nelle settimane scorse di alcuni attacchi minori, quelli che tecnicamente vengono definiti phishing: questo aveva fatto scattare l’allerta dei sistemi di sicurezza. Poi, l’attacco più importante, sul quale adesso indaga la Polizia postale attraverso il compartimento di Roma del Cnaipic (Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche).
Il dg della Siae, Gaetano Blandini, ha escluso qualsiasi tipo di accordo con gli hacker e all’Ansa ha dichiarato: “La Siae non darà seguito alla richiesta di riscatto. Abbiamo già provveduto a fare la denuncia alla polizia postale e al garante della privacy come da prassi. Verranno poi puntualmente informati tutti gli autori che sono stati soggetti di attacco. Monitoreremo costantemente l’andamento della situazione cercando di mettere in sicurezza i dati degli iscritti della Siae”.
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