Sul tema del reddito di cittadinanza i pareri sono contrastanti. C’è chi, come il cuoco Vissani, ritiene disincentivante per i giovani, i quali avendo a disposizione del denaro sono poco propensi nel voler fare sacrifici.
D’altra parte ci sono altri, come i politici del Movimento 5 Stelle che, oltre a farlo divenire un loro cavallo di battaglia, continuano a sostenerlo. Ciò che stupisce però è la recente apertura di Silvio Berlusconi. Non si comprende se questa sua presa di posizione possa essere solo un modo per avvicinarsi in maniera molto velata al Movimento.
Reddito di cittadinanza, è vero che i giovani non vogliono lavorare?
Gianfranco Vissani, nel corso di una manifestazione culinaria, svoltasi a Ferrara circa due settimane fa, ha espresso il suo parere negativo nei confronti del reddito di cittadinanza:
Una vergogna totale. Non si trova più personale in giro, educhiamo i nostri ragazzi al lavoro, al sacrificio, devono sporcarsi le mani.
Ai giovani che si avvicinano a questo lavoro auguro tanta fortuna, ma ci vuole impegno, dedizione. Non si conoscono orari né feste.
Anche Alessandro Borghese si era sfogato riguardo alla difficoltà nel reperire personale, e aveva espresso il suo parere tramite le pagine del Corriere della Sera, giustificando il pensiero della gioventù odierna, diversa da quella del passato e non per forza considerata in termini negativi. Ecco cosa aveva detto:
Mentre la mia generazione è cresciuta lavorando a ritmi pazzeschi oggi è cambiata la mentalità: chi si affaccia a questa professione vuole garanzie.
Stipendi più alti, turni regolamentati, percorsi di crescita. In cambio del sacrificio di tempo, i giovani chiedono certezze e gratificazioni. In effetti prima questo mestiere era sottopagato: oggi i ragazzi non lo accettano.
Non sarebbe quindi un discorso di mancanza di volontà nel voler lavorare ma un’esigenza di riconoscimento del proprio tempo e della propria fatica, sia in termini economici che di tutele.
Reddito di cittadinanza: il parere favorevole di Berlusconi
Silvio Berlusconi, in una recente intervista a Il Tempo, ha espresso invece il suo parere positivo nei confronti del reddito di cittadinanza. Ecco cosa ha detto:
Per quanto riguarda invece il reddito di cittadinanza gli importi che sono finiti a dei furbi che non ne avevano diritto, sono davvero poca cosa rispetto alle situazioni di povertà che il reddito è andato finalmente a contrastare.
A far pensare che questo sia un modo per accarezzare i pentastellati ci pensa lo stesso ex Premier, proseguendo nel discorso:
Il Movimento Cinque Stelle ha raggiunto grande consenso perché si è presentato come una risposta a un malcontento molto diffuso. Una risposta che non ho mai condiviso e che a mio giudizio non ha funzionato, ma che merita rispetto perché esprime problemi reali.
Del resto anche Forza Italia è nata per cambiare, con metodi molto diversi, una politica vecchia che a noi appariva superata. La crisi del Movimento Cinque Stelle è reale, ma sarebbe sbagliato e pericoloso lasciare senza risposte e senza rappresentanza le esigenze che esprime.
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