Quarantena breve da 7 a 5 o 3 giorni per i vaccinati con la terza dose. L’idea è partita dal governo, su richiesta delle regioni, e ora si attende il pronunciamento degli esperti. Al momento per chi ha contatti con un positivo la quarantena per i vaccinati è di 7 giorni mentre per i non vaccinati di 10.
Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, in un’intervista al Corriere della Sera, riguardo alla quarantena breve ha sottolineato il fatto che “una differenziazione a questo punto va fatta: per chi ha il booster si può prevedere una quarantena inferiore ai sette giorni” a cui ha aggiunto “non saremmo credibili nell’invitare a fare il richiamo se non fossimo convinti che il booster dà una maggiore protezione”.
Il Comitato tecnico scientifico si riunirà mercoledì 29 dicembre per valutare l’eventualità di ridurre i tempi di quarantena per le persone che vengono a contatto con persone risultate positive. La linea dell’esecutivo sembra essere quella di premiare chi ha il ciclo completo vaccinale, spingendo chi non ha ancora fatto la terza dose a sottoporsi al richiamo.
Quarantena breve: un pensiero comune
Ipotesi quarantena breve si sta facendo avanti. Chiare sono state le dichiarazioni di Matteo Bassetti, l’infettivologo dell’Ospedale San Martino di Genova, il quale ha prospettato un possibile scenario futuro:
Andiamo verso circa 100mila contagi al giorno e questo succederà credo a brevissimo e allora 7-10 giorni di isolamento, quarantena, vogliono dire un milione di persone che finiranno in isolamento; considerando poi che mediamente ognuno di questi ha avuto 5, qualche volta 10 contatti, il rischio è di avere nel giro di 7-10 giorni 10 milioni di persone in isolamento, in quarantena. Non ce lo possiamo permettere.
Al suo pensiero si sono uniti Giovanni Toti, sostenitore della quarantena breve, e il presidente del Veneto, Luca Zaia, per il quale la quarantena per il vaccinato andrebbe rivista. Il governatore della Liguria, come riportato da Ansa, aveva dichiarato:
Non si può continuare ad affrontare il virus con la stessa metodologia dello scorso anno.
Il rischio è trovarci tra poco con milioni di persone isolate: chi farà il pane, chi guiderà gli autobus, chi svolgerà le lezioni a scuola, chi garantirà la sicurezza, chi batterà lo scontrino al supermercato, chi lavorerà in ospedale?
Stesso discorso vale per il presidente del Friuli Venezia-Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, che ha scritto così su Twitter: “Condivido la riflessione che vada rivista la quarantena per i vaccinati. Massima sicurezza senza bloccare il Paese”.
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