Endemia e pandemia. In questi ultimi tempi si sta facendo strada l’idea che il Covid-19, da pandemia, possa diventare una malattia endemica. Scrive l’Istituto superiore di sanità: “In base alla suscettibilità della popolazione e alla circolazione del germe una malattia infettiva può manifestarsi in una popolazione in forma epidemica, endemica o sporadica”.
La malattia, nella fase endemica, non significa necessariamente un ritorno alla normalità. Abbiamo visto, ad esempio, che i vaccini non rendono immuni dal contagio e per questo molti esperti ritengono che sia impossibile espellere il Covid dalla circolazione.
Ciò nonostante sarebbe comunque più facilmente gestibile, anche in assenza delle rigide misure restrittive a cui siamo stati sottoposti in quest’ultimo anno, nella speranza che non insorgano varianti con modifiche così evidenti da rendere inefficaci i vaccini in circolazione.
Endemia e pandemia: l’etimologia
Endemia e pandemia. La pandemia deriva dal greco pan-demos, che significa “tutto il popolo”. Si tratta di un’epidemia che si espande rapidamente diffondendosi in più aree geografiche. “Si definisce pandemia un’epidemia che si diffonde tra i Paesi”, ha infatti spiegato David Jones, professore di cultura della medicina all’Università di Harvard.
La parola endemia invece deriva dal termine greco endemon che significa ”presente nel popolo”. Si tratta di una parola che intende rappresentare un qualcosa che si diffonde in modo permanente all’interno di una determinata popolazione.
Endemia e pandemia: le differenze
Nell’endemia l’agente responsabile della malattia è stabilmente presente e circola nella popolazione, manifestandosi con un numero di casi più o meno elevato. Il concetto di endemia si differenzia da quello dell’epidemia proprio per la sua regolarità nel tempo.
Una malattia diventa epidemia quando si assiste ad una crescita abnorme di malati, in una determinata zona geografica ma se il numero di infetti si stabilizza nel tempo la malattia diventa endemica.
Patologie di questo tipo possono presentarsi in modo costante, in un determinato periodo oppure legate a caratteristiche ambientali, come ad esempio avviene per la malaria presente in diverse zone tropicali, e raggiungere picchi di contagi da epidemia. Fra le malattie endemiche più note e diffuse ci sono il morbillo e la varicella. Nell’endemia il morbo non è assente ma contagia un numero limitato di persone mantenendosi entro certi limiti, non impattando in modo significativo sulla vita delle persone e sul sistema sanitario.
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