Crollo gru a Torino, in via Genova, dove hanno perso la vita tre operai che erano impegnati in lavori di ristrutturazione. Si tratta di Roberto Peretto di 52 anni, Marco Pozzetti di 54 e Filippo Falotico di 20 anni. La prima vittima è morta sul posto mentre le altre due in ospedale.
L’episodio si è verificato il 19 dicembre 2021. La gru è caduta su un palazzo di sette piani. Ora però si sarebbe giunti a comprendere cosa abbia portato al crollo della gru. Pare che prima dell’incidente il tecnico delle manutenzioni avesse riscontrato un’anomalia nell’impianto che permette al braccio di allungarsi e mantenere i carichi, lasciando un appunto nella cabina di manovra.
Crollo gru a Torino: possibile svolta nell’inchiesta
Dopo il crollo gru a Torino si è aperta un’inchiesta per omicidio colposo e a carico di ignoti. L’autogru stava sollevando il braccio di lavoro, lungo cinquanta metri, a 40 metri d’altezza. I tre montatori, che poi hanno perso la vita, stavano ultimando l’aggancio quando la struttura è crollata.
Due giorni prima dell’incidente il tecnico delle manutenzioni aveva lasciato un appunto, ora ritrovato dagli investigatori, dopo aver riscontrato un’anomalia nell’impianto che permette al braccio di allungarsi e mantenere i carichi.
Le indagini ora si stanno concentrando sulla pressione dell’olio idraulico e sull’efficienza del braccio telescopico dell’autogru. Tra qualche giorno dovrebbero essere consegnate ai pm le relazioni effettuate dagli esperti. I consulenti del Politecnico e gli investigatori dei vigili del fuoco stanno ultimando lo studio sui rottami e sulla sorta di scatola nera dell’autogru.
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