Giuseppe Ninno, detto Mandrake, è un influencer che sta avendo molto successo sui social. È seguito da 180 mila follower su Instagram e 381,8 K su Tik Tok.
Giuseppe Mandrake Ninno nei suoi video spesso utilizza i filtri digitali del viso per raccontare episodi imbarazzanti che si vivono quando si è piccoli.
Giuseppe Mandrake Ninno: il comico influencer noto nel brindisino
Giuseppe Mandrake Ninno con la pubblicazione di clip molto apprezzate sui social è riuscito a diventare un personaggio noto nel suo territorio, seguito non solo dai più giovani ma anche dagli adulti. Il comico oggi rappresenta un simbolo dell’identità brindisina.
Spesso nei suoi video racconta le disavventure dei bambini, utilizzando filtri presenti sui social, alle prese con i classici genitori di un tempo, travestendosi anche da questi ultimi. Ma ciò che Mandrake vuole raccontare non sono i classici luoghi comuni ma bensì fornire un intelligente racconto della società, in una relazione tra attualità e passato.
Il passato, la memoria, assumono nei suoi video una componente fondamentale, riportando alla mente una società che non c’è più. Il suo è un racconto di uno spaccato del territorio, con i suoi usi e costumi, molto anni ‘90.
L’influencer riesce a riprodurre fedelmente degli accadimenti tanto da portare il fruitore dei video che ha davvero vissuto quegli anni a dire quanto le cose fossero veramente così. In più il merito di Giuseppe Ninno è quello di essere riuscito a raccontare alcuni imbarazzi che da bambini non avremmo mai condiviso e che custodivamo gelosamente.
Molto divertente è stata la sua interpretazione con la parrucca della prima cittadina brindisina.
Giuseppe Mandrake Ninno: al cinema con “La grande guerra del Salento”
Nella primavera di questo anno vedremo Giuseppe Mandrake Ninno al cinema in “La grande guerra del Salento”, film di Marco Pollini, tratto dall’omonimo romanzo di Bruno Contini.
La pellicola, ambientata tra il 1948 e 1949, racconta la storia del primo tifoso italiano che ha perso la vita durante una partita di calcio. Si tratta di Antonio, un giovane ragazzo di Supersano che è morto in seguito agli scontri avvenuti dopo la partita di calcio tra Ruffano e Supersano, in provincia di Lecce.
Il cast del film è quasi interamente pugliese e le riprese si sono svolte tra Brindisi e Lecce.
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