venerdì, 17 Gennaio 2025
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Aumenti sulle pensioni: cosa cambia da marzo

Gli aumenti sulle pensioni da marzo verranno calcolati in base alle nuove aliquote Irpef e alla perequazione, per adattare gli importi al costo della vita.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.

Gli aumenti sulle pensioni da marzo dipenderanno da due fattori: la rivalutazione degli assegni sulla base dell’inflazione e l’applicazione delle nuove aliquote Irpef, come conseguenze della perequazione e della legge di Bilancio 2022.

Gli aumenti giungono in un momento in cui le bollette dell’energia e del gas stanno gravando e mettendo a dura prova le famiglie e in particolare le persone più anziane.

Aumenti sulle pensioni: le aliquote Irpef

aumenti sulle pensioni_

Da marzo gli assegni pensionistici subiranno un aumento per via delle nuove aliquote Irpef approvate dal Governo e finalmente aggiornate dall’Inps. Ecco quali sono le nuove aliquote Irpef su cui verranno effettuati i conteggi:

  • 23% per redditi fino a 15mila euro
  • 25% tra 15mila e 28mila euro
  • 35% tra 28mila e 50mila euro
  • 43% per la quota di reddito eccedente i 50mila euro

Incrementata anche la no tax area per i pensionati che passa da 8.500 euro alla nuova quota fissata a 8mila euro.

Aumenti sulle pensioni: cos’è la perequazione

Aumenti sulle pensioni. La perequazione delle pensioni è la rivalutazione annuale degli importi pensionistici per adattarli al costo della vita. Lo scopo è quello di proteggere il potere d’acquisto delle pensioni.

Da marzo le pensioni saranno rivalutate con l’applicazione del tasso dell’1,7% al posto del vecchio tasso fissato all’1,6% per i mesi di gennaio e febbraio 2022, e che nel 2023, ha fatto sapere l’Istat, sarà dell’1,9%.

A stabilire la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni dell’1,7% è stato il decreto ministeriale del 17 novembre 2021. I trattamenti pensionistici però non saranno aumentati allo stesso modo ma la rivalutazione avverrà in base alle fasce di reddito:

  • 100% dell’inflazione, in misura piena, per le pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo di riferimento, in pagamento da gennaio 2022, pari a 523,83 euro
  • 90% dell’inflazione per le pensioni comprese tra 4 e 5 volte il trattamento minimo
  • 75% dell’inflazione per le pensioni oltre 5 volte il trattamento minimo

Leggi anche: Pensioni, dal 1°gennaio 2022 aumenti per tutti: ecco le date degli accrediti

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Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.

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