Attacco alla centrale nucleare. Nella notte è stata bombardata la centrale nucleare di Zaporizhzhia, ma L’Agenzia Internazionale per l’Energia Nucleare (Aiea) ha comunicato che “nessun reattore è stato colpito e non c’è stato nessun rilascio di radiazioni nell’ambiente”.
In seguito al bombardamento si sarebbe scatenato un incendio che è stato domato, nonostante l’impossibilità dei vigili a raggiungerlo, da come ha raccontato Dmytro Orlov, sindaco di Enerhodar, dove si trova la centrale.
Si tratta della centrale più grande d’Europa, che si trova a sud dell’Ucraina, nella località di Enerhodar, a nord-ovest della Crimea, a metà strada fra Mariupol e Kherson, città occupata dai russi.
Attacco alla centrale nucleare: i rischi per l’Europa
Attacco alla centrale nucleare. È stato Dmytro Kuleba, ministro degli esteri dell’Ucraina a raccontare quello che stava accadendo: “Se scoppia la centrale sarà 10 volte più grande di Chernobyl”, avrebbe dichiarato. Mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato la Russia sottolineando che nessun paese nella storia avrebbe adottato questa strategia, di ricorrere al terrore nucleare, per poi concludere:
Se c’è un’esplosione è la fine di tutto! È la fine dell’Europa, è l’evacuazione dell’Europa.
L’attacco avrebbe causato forte apprensione nel mondo intero tanto che sia Kiev, come l’agenzia atomica dell’Onu (Aiea) e il presidente americano Joe Biden, hanno chiesto alla Russia la sospensione delle operazioni militari vicino alla centrale. alla Russia. Il premier britannico Boris Johnson ha dichiarato di voler convocare urgentemente il Consiglio di Sicurezza dell’Onu.
Attacco alla centrale nucleare: distrutta centrale termoelettrica
La centrale termoelettrica di Okhtyrka è stata distrutta dai bombardamenti russi. A riferirlo è il presidente della regione di Sumy, Dmytro Zhyvytsky, che ha dichiarato:
La sala macchine è’ stata completamente distrutta, in città non c’è né riscaldamento né elettricità.
Stiamo cercando di risolvere il problema dell’evacuazione urgente della popolazione, perché tra un giorno i palazzi residenziali si trasformeranno in gelide trappole di pietra senza acqua, luce ed elettricità.
Intanto proseguono i bombardamenti nelle zone residenziali di Chernihiv. Il numero di morti è salito a 47. Le truppe russe sono entrate per la prima volta Mykolayiv, sul Mar Nero, nella città portuale a metà strada tra Kherson e Odessa. Da come riferisce Serhiy Chernov, presidente del consiglio regionale di Kharkiv, si parla di più di 2.000 morti, di cui oltre 100 bambini. Chernov ha spiegato che anche il villaggio di Iakevo, nella regione di Kharkiv, è stato distrutto, e ci sarebbero molti morti anche in quest’area.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiamato il presidente americano Joe Biden per metterlo al corrente dell’attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia sottolineando la gravità della situazione.
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