L’Fsb, il Servizio di sicurezza federale russo, sarebbe vicino a un colpo di stato contro il presidente Vladimir Putin. A dare l’annuncio è stato un agente segreto russo, che è voluto rimanere anonimo ma che ha scritto un messaggio chiaro a un dissidente russo in esilio, Vladimir Osechkin, attivista e fondatore del gruppo di difesa dei diritti umani Gulag.ru. Le parole della soffiata sono state riprese dal Times di Londra, che ha però preso tali voci con estrema cautela.
Nel messaggio dell’informatore si legge chiaramente che il caos e il malcontento per la guerra stanno crescendo esponenzialmente tra le fila dei servizi di sicurezza. Oltre alla mal riuscita invasione dell’Ucraina, stando al messaggio, gli 007 lamenterebbero pure il fatto di non poter “andare in vacanza nelle ville in Italia o portare i figli piccoli a Disneyland Paris” perché adesso “tutto questo non c’è più”. La fonte ha poi precisato che gli ufficiali della sicurezza “non vogliono tornare indietro all’Unione sovietica” e che “ogni mese di guerra in più aumenta la probabilità di una ribellione”.
Colpo di Stato contro Putin: il malumore crescente dell’Fsb
La tensione all’interno dell’Fsb si fa sempre più palpabile, complici le numerose perdite russe al fronte, il mancato riferimento del numero reale dei morti, le sanzioni Occidentali e il crollo del valore del rublo. Tutto questo, di fatto, svaluta pure le ricchezze dei generali amici di Putin, che potrebbero reagire nel modo più estremo.
Da parte sua, il presidente russo incolpa gli agenti dell’Fsb di non essere riusciti a prendere rapidamente il controllo dell’Ucraina. Vladimir Osechkin ha così descritto il processo in corso: “Per vent’anni Putin ha creato stabilità in Russia. Gli ufficiali dell’Fsb, i poliziotti, i magistrati, la gente interna al sistema, sono stati in grado di fare una bella vita. Ma ora sta montando la rabbia contro Putin. Per ogni settimana e mese che la guerra continua, aumenta la possibilità di una ribellione da parte dei servizi di sicurezza”.
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