giovedì, 17 Aprile 2025
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Variante Xe, tutti i sintomi: la dose booster è efficace?

Sui sintomi e sulla resistenza al vaccino della variante Xe si è espresso il virologo Menichetti: ecco cosa ha detto l'esperto.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.

Sintomi Variante Xe: quali sono? Dopo la diffusione della contagiosissima Omicron 2, a destare ulteriore preoccupazione ci ha pensato la variante Xe, una mutazione ricombinante dei ceppi BA.1 e BA.2 (le due “sorelle” Omicron e Omicron 2) attualmente monitorata dalla Uk Health Security Agency (Ukhsca). Al momento, l’allarme è scattato soprattutto nel Regno Unito, dove è stata riscontrata fino all’ultima settimana di marzo in 637 persone, come riportato da The Indipendent.

La variante Xe è “ricombinante” ed è nata quindi da un soggetto contagiato sia da Omicron (BA.1), sia da Omicron 2 (BA.2). Tale versione del virus, stando a quanto riportato dall’Oms, ha un vantaggio del tasso di crescita di circa il 10% rispetto a BA.2, anche se questo dato “richiede ulteriori conferme”.

Sintomi variante Xe: parla il virologo Menichetti

Sintomi variante Xe: parla il virologo Menichetti

Sui sintomi variante Xe si è espresso il virologo Menichetti, che intervistato da Il Messaggero ha sottolineato come tale versione del virus, facendo parte della stessa famiglia di Omicron, possa provocare problemi alle alte vie respiratorie e disturbi gastrointestinali, questi ultimi sempre più comuni.

Xe causerebbe pure tosse continua e perdita di gusto e olfatto. Secondo Menichetti, contro Xe l’antivirale Monlnupiravir sarebbe il più efficace.

Menichetti: “Non c’è motivo di ritenere che Xe resista al booster”

Per quel che riguarda la resistenza al vaccino, i virologi sono d’accordo nell’affermare che la dose booster fornisca protezione anche contro la variante Xe. Menichetti ha spiegato:

Non c’è motivo di ritenere che questa sottovariante possa mettere in crisi l’effetto protettivo di chi ha ricevuto tre dosi di vaccino. Bisogna continuare a vaccinare chi non si è immunizzato e gli anziani perché non è detto che soggetti fragili e non protetti, se si infettano, alla fine riescano a cavarsela con un raffreddore.

Leggi anche: In Calabria i primi casi di Variante Xj: cosa sappiamo

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Asia Buconi
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Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.

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