Pioggia di polemiche su Vauro Senesi dopo la vignetta pubblicata oggi su Il Fatto Quotidiano che ritrae il presidente ucraino Zelensky e quello russo Vladimir Putin con sopra la scritta “No alla guerra…senza Ze e senza Vla!”.
L’indignazione nasce da un lato per il pacifismo estremo e poco ragionato che l’illustrazione trasuda, dall’altro pure per la caricatura di Zelesnky, rappresentato con un naso particolarmente pronunciato, carattaristica che per stereotipo veniva attribuita agli ebrei nelle vignette naziste e antisemite (il presidente ucraino ha origini ebraiche e tre dei suoi parenti sono stati vittime dell’Olocausto).
La Comunità ebraica contro Vauro Senesi. Il punto di vista del vignettista sulla guerra
La Comunità ebraica non ha preso affatto bene la rappresentazione di Vauro Senesi. In un tweet ha scritto: “Non è una casualità, ma un’abitudine quella di un certo signore (Vauro Senesi, ndr) di raffigurare gli ebrei con il naso adunco con lo stile della Difesa della Razza. Non per questo è meno grave e non per questo ci si può assuefare alla vergogna”.
Non solo: secondo molti, nella vignetta incriminata Senesi ha pure tentato di equiparare l’aggredito all’aggressore. Un intento, questo, che sarebbe testimoniato pure da alcune recenti dichiarazioni del vignettista.
In un’intervista per Globalist di qualche settimana fa, ad esempio, Vauro si era così espresso sul conflitto tra Russia e Ucraina: “L’informazione fa propaganda per l’Ucraina non tanto per la sua popolazione, ci mancherebbe altro, ma per dare una visione unilaterale di quel che sta accadendo. Se uno, me compreso, si azzarda a fare una critica a decisioni gravi come quella di inviare armi a sostegno della resistenza ucraina, viene immediatamente arruolato fra i filo-Putin e i filorussi”.
La replica di Vauro: “Non ho mai pensato che gli ebrei abbiano necessariamente il naso adunco”
La replica di Vauro Senesi alle accuse di antisemitismo non si è fatta attendere. Sul sito ufficiale vaurosenesi.it, ha risposto “a tutti quei cretini che commentano sul naso di Zelensky”.
Ha scritto: “Se disegno una caricatura (si chiama così perché “carica” i tratti somatici) è ovvio che perché il soggetto risulti somigliante ne “carico” i tratti. Zelensky ha un naso importante non perché è ebreo ma perché è il suo naso. Io non ho mai pensato che gli ebrei abbiano necessariamente il naso adunco, anche perché ne conosco moltissimi che hanno nasi di vario tipo… in questo disegno non c’è alcun riferimento alla ebraicità di Zelensky, cosa per me del tutto priva di rilevanza”.
Poi, il vignettista prosegue facendo riferimento alla presunta “amicizia” tra Zelesnky e alcuni neonazisti presenti nell’apparato militare ucraino e non solo: “Ci si dovrebbe domandare come mai un ebreo si sia fatto sponsorizzare da un oligarca come Kolomoinskj (per altro anche lui ebreo, con passaporto israeliano) che ha finanziato i battaglioni nazisti come Azov ed Ajdar. Non ho mai sollevato la questione perché non ho mai pensato che l’ebraicità o meno di chiunque, potente o no che sia, rappresenti uno specifico rispetto ai comportamenti ed alle scelte”.
Vauro: “Un sincero vaffa***** a chi mi addita”
La risposta di Vauro Senesi si conclude così nei confronti dei detrattori:
Dedico un sincero vaffa***** a chiunque mi additi come antisemita non tralasciando il mio diritto (già è accaduto) di querelarlo per diffamazione.
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